recensioni dischi
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PAOLO GANZ  "Sulle scale"
   (2025 )

C’è una bellezza fragile e ostinata nei dischi di Paolo Ganz, quella che trovi negli artisti che non hanno bisogno di alzare la voce per arrivarti addosso.

''Sulle scale'', il suo terzo album nelle vesti di cantautore, è un lavoro che si muove con la calma di chi conosce bene le proprie storie e sa raccontarle senza effetti di scena.

Ganz, che molti ricordano come armonicista blues sopraffino e scrittore dalla penna affilata, qui continua a costruire la sua poetica personale fatta di osservazioni, incontri, nostalgie improvvise e piccole illuminazioni quotidiane.

Il disco si apre con la title track “Sulle scale”, un manifesto di poetica più che una semplice canzone: una fotografia in movimento, un luogo di transito dove si resta sospesi tra ciò che si è stati e ciò che si potrebbe ancora diventare. È un inizio perfetto per entrare nella sua dimensione narrativa.

Con “Quartiere” si scende nelle strade, nei bar, nelle piazze che fanno da sfondo alla nostra memoria collettiva. È un brano urbano, vissuto, che racconta senza giudicare.

Tra gli episodi più evocativi spicca “I bivacchi di Courbevoie”, una ballata cinematografica che profuma di viaggi, di panchine parigine e di anime in transito. Ganz tocca punti di grande delicatezza anche in “Che ne sai Maddalena” e “Lucinella”, due ritratti femminili lontani dagli stereotipi: intimi, rispettosi, quasi sussurrati.

Il cuore lirico del disco pulsa forte in “Teneri barbari”, dove la scrittura diventa più ampia, quasi letteraria, e dove emerge chiaramente la doppia identità di Ganz: musicista e narratore.
 Molto riuscita anche “Filomena”, tenera senza mai essere zuccherosa, e “Caterina parliamo d’amore”, dialogo a cuore aperto che sembra uscito da un taccuino vissuto.

In chiusura, “Modigliani” e “Gadir” allargano il respiro del disco: la prima con un tocco pittorico e malinconico, la seconda come un porto da cui ripartire, un orizzonte che si apre.

Va sottolineata anche la scelta editoriale moderna e generosa: il 10 ottobre ''Sulle scale'' è uscito in digipack con CD fisico più QR Code che permette di ascoltare e scaricare l’album in WAV. È un gesto di cura verso chi ama la canzone d’autore ma vive in un mondo senza lettori CD. Una piccola rivoluzione gentile.

Sulle scale non è un disco da consumare: è un compagno di viaggio.
 E con Paolo Ganz si sale e si scende senza fretta, lasciandosi portare. (Sara Stella)