ISAK INGVARSSON "The calling"
(2025 )
“The Calling”, uscito per Haphazard Music, è l’album di debutto di Isak Ingvarsson, sassofonista, clarinettista e flautista svedese di stanza a New York e autorevole esponente della scena jazz contemporanea.
Il disco, realizzato in collaborazione con il batterista, compositore e polistrumentista danese Kresten Osgood e con il pianista Johan Graden, esplora l’esperienza di una sorta di “chiamata religiosa”.
Nel racconto di Ingvarsson, la fede cattolica ha giocato un ruolo centrale: la musica si è quasi naturalmente ispirata alle preghiere imparate da bambino, in un processo che ha rappresentato un’opportunità per esprimere aspirazioni e frustrazioni, ma anche per trovare sollievo e risposte a domande irrisolte.
“The Calling” è melodia e meditazione, in un flusso sonoro segnato da evoluzioni lente ed esaltato da un interplay sospeso fra istinto e ragionamento, ma mai inaccessibile.
C’è spazio anche per l’improvvisazione, ma sempre nell’ambito di una cornice compositiva: nonostante qualche soluzione vada oltre le traiettorie più tradizionali del jazz, “The Calling” conserva equilibrio per tutta la sua durata e il buon lavoro svolto in fase di produzione consente di apprezzare maggiormente le aperture e gli intrecci sonori.
Il disco conosce i suoi momenti migliori durante la titletrack, in apertura, e “My Prayer”, ma tutti gli episodi appaiono a fuoco e non si registrano fasi di stanca.
Isak Ingvarsson va oltre la delicatezza del tema con un disco jazz ben costruito e potenzialmente adatto a un’ampia platea: un esordio importante, attendendo conferme in futuro. (Piergiuseppe Lippolis)