ANDREA BARDELLI "The poets work at night"
(2025 )
Andiamo dritti al punto: questo ''The poets work at night'' è uno dei dischi più belli giunti in redazione negli ultimi mesi. Non conoscevamo Andrea Bardelli, ma da ora in poi seguiremo la sua parabola artistica con notevole interesse. Perché ne vale davvero la pena.
Uscito il 14 novembre 2025, il secondo EP di Andrea è un piccolo scrigno di emozioni, che conferma la maturità artistica del cantautore aretino. Il titolo, traduzione di un celebre verso di Alda Merini, non è casuale: la notte diventa qui metafora di introspezione, di silenzi che parlano e di attese che si dilatano.
Composto da quattro tracce – ''Last summer (of my life)'', ''Nightghosts'', ''Xmas'' e ''Bohème'' – il disco si muove tra cantautorato raffinato e contaminazioni rock, pop e country, con arrangiamenti minimali che lasciano spazio alla voce graffiante e inaspettata di Bardelli.
La produzione, curata da Michele Guberti presso il Magiari Sound Factory Studio, punta sull’essenzialità, evitando artifici e privilegiando un suono autentico e diretto.
L’EP è breve ma intenso: ogni brano sembra nascere da un dialogo notturno con sé stessi, tra malinconia e slanci improvvisi. ''Xmas'', in particolare, colpisce per la sua capacità di evocare calore e nostalgia senza cadere nel sentimentalismo.
L’intero lavoro è un perfetto equilibrio tra poesia e melodia, tra profondità e leggerezza, e si colloca nel solco della tradizione cantautorale americana, pur mantenendo radici italiane ben riconoscibili.
''The poets work at night'' non è solo un disco da ascoltare: è un’esperienza da vivere in silenzio, magari a fine giornata, quando le luci si abbassano e le emozioni trovano spazio. Un EP che non si limita a intrattenere, ma invita a riflettere, a sentire, a ricordare.
In sintesi, questo è un lavoro sincero, elegante e senza compromessi, che conferma Bardelli come una delle voci più interessanti del panorama indipendente italiano. Cercatelo, ascoltatelo, e non ve ne pentirete. (Andrea Rossi)