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ELLESMERE  "Mere, on stage!"
   (2025 )

Il nuovo live degli Ellesmere è molto più di un semplice disco dal vivo: è un manifesto di autenticità e passione per il progressive rock.

Registrato durante il Prog & Frogs Festival 2024 alla Cascina Caremma di Besate (MI), ''Mere, On Stage!'' cattura l’essenza di una band che sul palco trova la sua dimensione più vera, senza sovraincisioni né ritocchi da studio.

Fin dalle prime note di “Ridge Fanfare”, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni: fanfare sinfoniche che si aprono a cavalcate rock, con un interplay perfetto tra tastiere e chitarra.

Seguono “Northwards” e “Tundra”, brani che oscillano tra energia pura e lirismo, con echi seventies che richiamano Yes e Genesis, ma sempre filtrati dalla personalità di Roberto Vitelli e compagni.

Il cuore del disco è “Crystallized”, una suite di oltre tredici minuti che intreccia jazz, rock sinfonico e momenti hard, impreziosita nientedimeno che dal sax di David Jackson (Van der Graaf Generator) e da un assolo di batteria che strappa applausi.

La tensione creativa prosegue con “Ajar”, mentre il passo finale – costituito da “Another World” e “Time, Life Again” – porta l’ascoltatore in territori più epici e melodici, con assoli di chitarra che sembrano raccontare storie senza parole.

La band è in stato di grazia: John Wilkinson alla voce convince per timbro e intensità, le tastiere di Maurizio Guarini e Fabio Bonuglia costruiscono architetture sontuose, mentre la chitarra di Giacomo Anselmi e la batteria di Diego Bertocci completano un quadro di rara coesione.

Chiude il disco una chicca: la bonus track rappresentata dalla cover di “Broken Barricades” dei Procol Harum, registrata in studio, elegante e malinconica.

''Mere, On Stage!'' è un album che riporta il prog alla sua dimensione più umana: quella tensione tra rigore e improvvisazione che oggi è merce rara. Un live vibrante, ricco di dettagli e di cuore, che conferma Ellesmere come una delle realtà più interessanti del panorama prog contemporaneo.

Consigliato a chi ama il progressive autentico, senza compromessi. (Andrea Rossi)