NIGHTBLAZE "Evaricade"
(2025 )
Con “Evaricade” (pubblicato il 7 novembre 2025 da Art Of Melody/Burning Minds), i Nightblaze lasciano alla scena AOR un testamento artistico solido e ricco di sfumature. Dopo un debutto acclamato, la band romana ha infatti scelto di chiudere il progetto proprio nel momento in cui sembrava sul punto di consolidarsi del tutto.
In questo album di 10 tracce emergono quattro inediti, che mostrano la band al suo culmine creativo, più sei versioni alternative di brani già noti che, però, non suonano come mere aggiunte, ma piuttosto come reinterpretazioni saggiamente orchestrate.
''State of Grace'', inciso come primo singolo (uscito il 10 settembre), è un mid‑tempo elegante con riff puliti e ritornello memorabile. La produzione di Dario Grillo valorizza al massimo la voce chiara di Damiano Libianchi. In ''Tonight'' si notano invece contrasti sapienti tra parti raccolte ed energiche, per poi imporsi con un ritornello potente e un’atmosfera drammatica che richiama il miglior melodic rock radiofonico.
''Novemberine Walls'' è senz'ombra di dubbio la traccia più intensa: cresce lentamente verso un esplosivo crescendo melodico e un assolo di chitarra, firmato Orazio Fontes, che ne amplifica la drammaticità. Infine ''Take Me Home'' è un momento melanconico e riflessivo, che scava nelle sfumature emotive con un arrangiamento orchestrale e una scrittura pensata per imprimersi nel tempo.
Passando poi alle versioni alternative, ''Hold On To Me (Atmospheric)'' e ''Fading Away (Ethnic)'' enfatizzano il gusto cinematografico e ambient della band, affidandosi a synth, riverberi e atmosfere più rarefatte. ''Take On Me (Dance Version)'' propone invece un twist anni Ottanta (l'avreste mai detto?) con synth pulsanti, mentre ''Tonight (Romantic)'' trasforma il mid‑tempo originario in evocativa colonna sonora notturna.
La versione orchestrale di “Novemberine Walls” aggiunge solennità, allargando il respiro emotivo della ballad, mentre ''Tell Me (Remastered)'' funge da ponte con il passato, confermando l’attenzione della band per un classicismo contemporaneo.
La produzione è, come sempre, limpida e dinamica, c'è grande sintonia tra limpidità vocale e arrangiamenti moderni. Ma stavolta il vero punto di forza è la versatilità: dalle power ballad agli esperimenti ethno‑synth, in ogni caso il prodotto finale denota un approccio coraggioso e sfaccettato.
In conclusione, “Evaricade” è un commiato malinconico e allo stesso tempo vibrante. Quattro inediti di altissimo livello dimostrano che i Nightblaze erano nel pieno delle proprie potenzialità, e le versioni alternative mostrano respiro artistico e curiosità sonora. La sensazione è quella di una corsa interrotta sul più bello, ma consegnata comunque con classe e coerenza.
Il risultato finale è un disco più che convincente: da un lato l’adrenalina dei nuovi brani, dall’altro una riflessione sul passato e sui tanti volti del melodic rock. Se la decisione di sciogliersi lascia ai fans l’amaro in bocca, “Evaricade” ne cancella almeno in parte l’amarezza, trasformandola in lode e gratitudine verso una band che ha saputo emozionare fino all’ultimo istante. (Andrea Rossi)