recensioni dischi
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IRON MAIDEN  "Dance of death"
   (2003 )

Il ritorno di Bruce Dickinson ed Adrian Smith aveva spiazzato un po' tutti i fan della metal band. “Brave new world” non era un granché come album. Invece, “Dance of Death” ha dato una nuova possibilità ai due, riportando la band allo splendore degli anni ’80, la loro epoca d’oro. “Paschendale” è una canzone veramente alla Iron Maiden: 8 minuti e mezzo e solo due ritornelli. Stavolta, le tre chitarre servono a qualcosa e i brani sono più ragionati del precedente album. “No more lies” e “Dance of Death” sono le meglio riuscite, mescolando il nuovo sound della band con quello dei primi passi nello show-biz. La conclusiva “Journeyman” è eseguita con chitarre acustiche, il ritornello fa venire le lacrime agli occhi da quanto è bello. Il gruppo si riconferma la migliore band dell’heavy metal. Sì, hanno la loro età, ma non si sente per niente. La copertina non è bellissima, ma non ci interessa. Viva i padri (o nonni?) della musica dura! Lunga vita ai “nuovi” Iron Maiden! (Matteo Preabianca)