recensioni dischi
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BONAVERI  "Magnifico"
   (2007 )

Cantautore bolognese, Germano Bonaveri (in arte solo Bonaveri) è qui al suo primo album solista, due anni dopo la prima esperienza discografica con "Scivola via", assieme al gruppo dei Resto Mancha. Diciamo subito che il titolo del lavoro, "Magnifico", non è solo il nome di uno dei brani più riusciti del disco, ma è, semplicemente, il commento che sorge spontaneo a fine ascolto. Bonaveri si dimostra artista di gran temperamento, e la sua scrittura, oltre che precisa e mai sfasata, è dannatamente coinvolgente. Il tutto a dispetto di un timbro vocale quasi "distaccato", che invece si insinua sottopelle e vince l'ascoltatore più attento. Perché, è logico, questo non è un prodotto da liquidare in pochi minuti, è un lavoro da gustare in ogni sua minima sfaccettatura. Come in ogni opera prima, i brani di questo cd (apparentemente 12 ma 10 "effettivi", escludendo un intro e la breve "Over the rainbow") racchiudono l'intero percorso sin qui condotto dall'artista. Il risultato è ottimo, praticamente in tutti gli episodi. E poi ci sono i suoni, rotondi ed ammalianti: il merito è della prestigiosa produzione artistica di Beppe Quirici, vero fuoriclasse della musica italiana (più volte arrangiatore e produttore per Gaber e Fossati, non a caso i primi due nomi che vengono alla mente durante l'ascolto di questo disco), ma anche e soprattutto dei musicisti, ancor più prestigiosi, a cominciare dal grande Elio Rivagli (percussioni e batteria in questo ed in numerosissimi altri dischi di successo). Le canzoni sono tutte valide, tutte all'altezza di un grande disco. Sforzandosi di citare un nome su tutte, possiamo citare "Torquemada" (duro attacco al mondo dei media) o ancora “C’è chi (e chi)”, scritta a quattro mani con Luigi Bruno, suo compagno nei già citati Resto Mancha. (Andrea Rossi)