recensioni dischi
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NICO FORTAREZZA  "Nico Fortarezza"
   (2007 )

Questo bell'album di Nico Fortarezza (perché, va detto subito, si tratta di un ottimo lavoro) non è altro che una ristampa "attualizzata" dell'omonimo cd del 2005. Da quella prima edizione sono spariti un paio di brani ("Cosa vuoi che sia" e "Il giullare alcolizzato") e sono, appunto, entrati altri nuovi brani ad attualizzare il tutto: l'iniziale "Il profumo di Roma" (forse l'episodio migliore dell'intero lavoro), "Casanova innamorato" e la cover "R'n'r robot" di Alberto Camerini, notevolmente irrobustita da chitarre elettriche a iosa e, soprattutto, dal vitale intervento vocale di Enrico Ruggeri, vero e proprio nume tutelare di Nico. E' infatti Ruggeri, sinora, il fulcro dell'attività svolta fin qui dal bravo Fortarezza: non certo perché questi abbia realizzato la propria attività esclusivamente in presenza del cantautore di "Mistero", anzi, per la ragione esattamente opposta. Ruggeri è stato infatti, fino a questo punto, quasi l'unico punto fisso nell'attività di Fortarezza: il quale, per non farsi mancare niente, ha al proprio attivo esperienze talmente variegate, in ambito musicale, da rendere quasi impossibile credere che possano appartenere ad un unico artista. Non ci credete? Fortarezza, in vita sua, è passato, con apparente noncuranza, dallo studio del canto lirico all'appartenenza a svariate band funky-rock, poi dal cantare in gruppi heavy metal (compresi gli ottimi Time Machine, protagonisti al Gods of Metal con Metallica e Manowar!) al finire in classifica in Giappone con un suo brano... dance ("Why?" era il titolo), per poi tornare musicista per suonare al fianco, appunto, di Enrico Ruggeri. Un musicista, una persona, quindi, "felicemente instabile", come recita il titolo di una delle sue canzoni più riuscite. Nella varietà, evidentemente, il ragazzo è cresciuto, e non poco, perché ciò che emerge sin dalle prime note di questo cd è una straordinaria maturità. Come a dire che si può prendere, e prendere tanto, dalle esperienze che si vivono, rimanendo però se stessi, semplicemente arricchendosi. Quindi, per dirla chiaramente, Nico ha lavorato tanto con Ruggeri, da questi si fa aiutare, musicisti compresi (è infatti presente nel disco l'ottimo Luigi Schiavone), e si avvale persino della sua voce nell'album. Ma questo non rende però la sua musica "simile" a quella di Ruggeri. Rimane, sempre e comunque, "roba sua". E roba buona, aggiungiamo noi, perché questo, lo si diceva in apertura, è un gran bel disco, coinvolgente ed appagante, al quale auguriamo la maggior fortuna possibile. Da segnalare, oltre alle già citate "Il profumo di Roma", "Felicemente instabile" e la graffiante nuova cover di "R'n'r robot", l'altra cover presente, quella di “Tutta mia la città”, omaggio alla storica “Equipe 84” di Maurizio Vandelli, con cui lo stesso Nico (sempre in nome della varietà di esperienze di cui si parlava sopra) ha suonato in tour. (Andrea Rossi)