recensioni dischi
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ENDURA  "Bleu"
   (2007 )

La prima sensazione, poi confermata dagli ascolti successivi, è quella di una musica di classe. Nell'accezione più pura e positiva del termine, per nulla, quindi, distante dalle orecchie più semplici. Classe nel senso di eleganza, cura del particolare, fuga dalla banalità musicale e testuale. "Aria" è un incipit già esaustivo della proposta, che ha in Giorgio Ferrero il proprio deus ex machina, avendo scritto e cantato ogni verso ed ogni singola nota del lavoro, fatta eccezione per "In dissolvenza", che porta la firma importante e rassicurante di Paolo Benvegnù. L'album è l'atteso seguito di “Les mots, la nuit, la danse” del 2003, prodotto proprio da Benvegnù, che tante lodi (fondate) aveva ricevuto, creando grandi aspettative per questo ritorno. Bene, non una di quelle aspettative è andata disattesa: anzi, qui il discorso è stato più che confermato, ampliandosi ed allargandosi ulteriormente. Impossibile non farsi vincere dalla poesia di "Spara", triste ed avvincente al tempo stesso: "Abbiamo smesso di pensare a qualsiasi tipo di senso in questo spazio distrutto, in un'altra vita, ma dov'è finita?". Del brano esiste anche un bellissimo videoclip, diretto dai pluripremiati registi di cortometraggi e documentari Massimiliano e Gianluca De Serio di Torino (David di Donatello, Candidatura agli Oscar Europei, Nastro d'Argento, Premio Kodak al Torino Film Festival). Impossibile non applaudire al ritorno dei cuneesi Endura, già vincitori nel 2002 del Premio Ciampi, ritorno anticipato qualche mese fa dall'EP "Bleu Metallique", originale ed elegante fin dall'artwork in acciaio inox, uscito a tiratura limitata di 250 copie e venduto unicamente on-line su endurableu.com e su cnimusic.it. Stavolta l'amico Benvegnù non è stato chiamato a produrre, si è preferito l'ottimo Giacomo Fiorenza, autore di belle prove in passato per Homesleep, Marco Parente, Ulan Bator, Moltheni e lo stesso Paolo Benvegnù, mentre della masterizzazione se ne è fatto carico Francesco Donadello dei Giardini di Mirò. Il progetto Endura nasce da lontano, ormai quasi 10 anni fa, nel 1998: due anni dopo l'opera prima (il cd autoprodotto "Due Complesso"), e tanta gavetta: la vittoria al Sotterranea Rock, la partecipazione al Feedback Festival Internazionale di Musica Indipendente di Eboli ed al Festival Emersioni in Milanoia del Leoncavallo di Milano. Poi la già citata tappa basilare di "Les mots, la nuit, la danse", ed ora questo nuovo capitolo, curato dalla storica etichetta romana Compagnia Nuove Indye che, in passato, ha prodotto e seguito artisti come Ennio Morricone, Patty Pravo, Almamegretta, Sud Sound System, Banda Osiris, Agricantus. Difficile pensare che avrebbero perso tempo in un progetto senza solide basi. Beh, non si sono sbagliati neanche stavolta. (Andrea Rossi)