recensioni dischi
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PET SHOP BOYS  "Alternative"
   (1995 )

Ammettiamolo: allo scrivente sono sempre piaciute le raccolte di B-Sides, che vanno oltre il semplice “mandiamo alle stampe qualcosa intanto che abbiamo il blocco dello scrittore” e trascendono quindi la classica compilation di greatest hits. Perché dalle B-Sides si può spesso tastare il polso di una band, capire cosa sarebbe potuta essere senza scendere a compromessi commerciali, a volte addirittura scoprire una produzione parallela ben superiore a quella ufficiale. “The masterplan” degli Oasis, “Saturnine Martial and Lunatic” dei Tears For Fears, “Staring at the sea” dei Cure, per esempio. E questo dei PSB: si citano Bertold Brecht e il re d’Albania, si ripropone una versione ’95 di “Paninaro”, si scopre come, passo dopo passo, i PSB abbiano saputo seguire la moda danzereccia dei 10 anni precedenti. Al punto da non capire se sono stati loro a seguirla, questa moda, o la moda a seguire loro. Partendo dai suoni più in voga negli ‘80s (“In the night”), terminando con quelli quasi trance della metà dei ‘90s (“Euroboy”), passando per qualsiasi cosa. Geniali, lasciate che lo scrivente possa dirlo senza essere preso per un facilone troppo commerciale. (Enrico Faggiano)