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STEF BURNS  "World, universe, infinity"
   (2008 )

Stef Burns torna in Italia con un nuovo album e un tour elettrico dal titolo omonimo. L’opera, concepita durante i lunghi tour al fianco di Vasco Rossi e Huey Lewis and the News, segna una decisa sterzata verso ambientazioni più rock, dove la formula canzone la fa da padrona sebbene non manchino le consuete improvvisazioni strumentali che hanno reso celebre Stef per la sua capacità di aprire il cuore alla musica e lasciarsi andare. “World, Universe, Infinity” presenta Stef anche nell’insolita veste di cantante, un ruolo che ricopre con uno stile personale e che riserverà piacevoli sorprese ai fan di lunga data del chitarrista californiano. Stef, uno dei più apprezzati chitarristi in Italia e nel mondo, ha sempre ricoperto uno dei ruoli fondamentali nella storia del rock, ovvero la “spalla” musicale di una rock star, grazie alla sua capacità di affrontare sia sessioni in studio sia tour mondiali modificando il proprio stile in base alla personalità della star che gli sta a fianco. Nato ad Oakland, California, e cresciuto a WalnutCreek, CA, Stef comincia a suonare la chitarra all'età di 6 anni accompagnando il padre, e forma la sua prima band all'età di 9. Durante il periodo del liceo suona in differenti gruppi, cimentandosi in svariati generi musicali: dal funk al rock, dal jazz alla fusion mostrando una straordinaria sensibilità tecnica nonostante la giovane età. La prima vera band che porta il chitarrista californiano alla ribalta sono gli "Omega", grande funk band alla Tower of Power, nella quale figuravano anche Bill e Reni Slais (poi membri della Elvin Bishop band) e Mickey Thomas (poi negli Starship). Era il 1979 e la band pubblicò un album ("Out of our hands") e andò in tour negli Stati Uniti. Nel 1983 affronta un tour americano e registra l'album "OutOf Our Hands" con Pablo Cruise. Stef Burns si presenta però sulla ribalta mondiale in occasione del suo lavoro con Sheila E., tra il 1983 e il 1984. In quei due anni Stef ebbe l'occasione di suonare il funk prodotto da Prince in America, Giappone ed Europa, e di registrare due album di Sheila E. ("Romance 1600" e "Sheila E.") e due B-sides ("Too sexy", co-scritta dallo stesso Stef, e "Save the People"). Ricordando quel periodo Stef afferma: "E' stato un grande periodo, ho imparato molto sulla chitarra funk da Prince". La Sheila E. Band, opening act per il "Purple Rain Tour" di Prince, era composta tra gli altri da Benny Reitveld (Miles Davis/Santana) al basso, il quale parteciperà anche alle sessioni in studio del primo album di Stef, "Swamp tea" del 1998. Tra il 1986 e il 1987 Stef suona e va in tour con i Berlin, mentre nel 1988 segue in tour mondiale il cantante Michael Bolton. Questa band era composta tra gli altri da Jonathon Cain alle tastiere e da Ross Valory al basso, in precedenza membri dei Journey. Nel 1989 Stef comincia un lungo sodalizio con i Y&T che lo porterà a registrare 4 album con questa band ("Ten","Yesterday and Today Live","Musically Incorrect" e "Endangered Species"). A proposito di Stef Burns il leader dei Y&T, David Meniketti, ha dichiarato: "Stef è un vero musicista, è in grado di suonare ogni genere e farlo con semplicità e stile. Con gli Y&T inseriva sempre quella cosa extra che ti faceva capire che stavi suonando con un chitarrista di livello mondiale". Nell'aprile 1990 Stef Burns segue in un breve tour americano il sassofonista jazz Sadao Watanabe in compagnia di Will Kennedy alla batteria (Yellowjackets) ed il bassista Keith Jones. Nel 1991, caldamente raccomandato da Joe Satriani, Stef comincia il suo ingaggio con Alice Cooper , che lo porterà a registrare due album con la storica rockstar: "Hey Stoopid" e "The Last Temptation". Su "Hey Stoopid" figurarono oltre a Stef: Mickey Curry alla batteria (Bryan Adams), Hugh McDonald al basso (Bon Jovi) e come chitarristi ospiti: Joe Satriani, Steve Vai, Slash, Vinnie Moore, Mick Mars e Nikki Sixx dei Motley Crue. Su "The Last Temptation" invece Stef suonò tutte le parti di chitarra. Dal 1991 al 1995 segue in svariati tour sia mondiali sia americani Alice Cooper avendo l'occasione di dividere il palco con band del calibro di: Judas Priest, Motorhead, Ozzy Osbourne, Megadeath e Faith No More. Dal 1996 Stef Burns entra a far parte della formazione base della band di Vasco Rossi dopo un primo approccio con il rocker italiano nel 1993, anno nel quale aveva preso parte alla registrazione dell'album "Gli spari sopra". Da "Nessun pericolo per te" (1996) al più recente "Vasco: extended play" (2007) Stef Burns ha seguito Vasco Rossi negli album campioni di vendita e nei numerosi sold out negli stadi di tutta Italia, diventando una figura fondamentale per i fan di Vasco ed entrando nei cuori di molti musicisti italiani. Nel 2004, durante il "Buoni o Cattivi Tour", viene invitato a suonare al G3 con Joe Satriani e Steve Vai, ricevendo dunque il definitivo riconoscimento di chitarrista di fama mondiale. Stef descrive quella come una delle esperienze musicali più belle della sua carriera. Il 2005 segna un ulteriore passo avanti per lo sviluppo artistico del chitarrista californiano: dopo "Swamp tea" (1998), primo album solista di Stef, viene pubblicato "Bayshore road" (Favoured Nations), un lavoro che nasce dalla collaborazione tra Stef ed il chitarrista classico di fama mondiale Peppino D'Agostino. Nell'album lo stile elettrico di Stef Burns e quello acustico di D'Agostino si mescolano alla perfezione creando brani a metà tra la fusion e la world music. L'album viene seguito nel 2006 da un tour italiano registrando il tutto esaurito nei principali club nazionali. Nello stesso anno Stef prende parte alle registrazioni del progetto di Mario Riso "Rezophonic”. Ora, dopo l'ennesimo tour di Vasco Rossi e l’incessante tour americano con Huey Lewis and the News (dal 2000 Stef sostituisce il dimissionario Chris Hayes), questo nuovo album, che preannuncia l'inizio di un nuovo corso nella formidabile carriera del chitarrista americano.