recensioni dischi
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L'OR  "Intimo pensiero"
   (2008 )

Prima di parlarvi di questo album di debutto dei veneti L'Or, è importante una premessa: questo è il primo album che esce per la neonata etichetta VRec, sigla che sta per Verona Records. La notizia non è tanto la nascita di una nuova label, quanto la strategia (decisamente innovativa) che la contraddistingue. E' notorio per chiunque come questo sia un periodo impossibile per chi decide di investire nella musica: il download, il prezzo eccessivo dei cd e mille altre problemi a ciò collegati hanno fatto sì che ora si vendano cifre miserrime, praticamente ridicole di cd. Bisogna, quindi, inventarsi qualcosa, se si vuole davvero avere una chance in questa situazione tremebonda. La suddetta VRec quel "qualcosa" se l'è inventato davvero: ogni disco pubblicato (a partire, appunto, da questo ottimo "Intimo pensiero" dei L'Or) viene suddiviso in tre uscite, vale a dire la distribuzione digitale sui consueti portali internazionali (I-Tunes etc.), più un supporto audio in distribuzione esclusiva ai concerti, ed un ulteriore supporto audio (in jewel box) distribuito in esclusiva nei negozi. Ma, attenzione, è l’ordine di uscita a diventare fondamentale: il primo disco ad uscire è il cd in vendita nei live, creando così nel tempo una bacino di richiesta per il disco nei negozi, poi, a seguire (a distanza di qualche mese) arriva finalmente la pubblicazione per gli store. Non solo: il "circolo" diviene complementare, nel senso che la versione disponibile ai concerti si può integrare nel box acquistabile nei negozi tramite un apposito spazio per l’inserimento. In parole povere, il cd venduto nei canonici store nasce per essere doppio, composto da quello già presente all'interno più quello acquistabile live, da aggiungere. Inoltre la leva del prezzo diventa fondamentale: il disco disponibile ai concerti, in busta cartonata (che, soprattutto, ha una tracklist diversa) costa solo 5 Euro (se il concerto vi è piaciuto non lo comprereste subito?), e quello successivo per i negozi è comunque a prezzo ridotto, vale a dire 9,90 euro. Diverse scelte, insomma, alla portata di ogni tasca: chi vuole tutto, poi, l'avrà a soli 15 euro scarsi. Il nostro personalissimo parere è che l'idea possa funzionare: poi solo il tempo darà una risposta definitiva. Eccoci quindi al cd dei L’Or, che esce ora (fine marzo 2008) nei negozi, mentre il "cd 2" (con scaletta diversa, inediti e cover) era già disponibile ai concerti della band fin dallo scorso gennaio. Il succo di tutta la disquisizione precedente era, più o meno: diamo, attraverso questa inedita forma di promozione, una reale chance a chi vale. Quindi, il nodo focale di tutta la faccenda era, ovviamente, che l'oggetto vero e proprio, cioè la proposta musicale, fosse all'altezza. Per intenderci, puoi fare una promozione pazzesca, innovativa e capillare, ma se il prodotto non vale non lo vendi neanche a piangere. Soprattutto di questi tempi. Ecco, possiamo quindi dire che, se c'era bisogno di una grande disco per far funzionare la summenzionata strategia, e magari anche per darle giusta notorietà, beh, questo è l'album giusto. "Intimo pensiero" è, in assoluto, uno dei dischi più belli e centrati degli ultimi mesi. Ben scritto, ben suonato e ben interpretato. Il rock dei L'Or (che sta per Like Outside Rain) è preciso ma non levigato, mai banale ed eccezionalmente convincente. A differenza della maggior parte delle nuove uscite definite "alternative", questa non ha un grammo in meno (a livello di spessore, di rotondità e, soprattutto, di fruibilità, generale e più precisamente radiofonica) rispetto ad album di presunte superstar. Il tutto, sia chiaro, senza mai scendere a patti, senza aver svilito la propria proposta nemmeno per un secondo con scelte di comodo. Un disco vero, insomma, di musica vera, duro ma accarezzante, per il quale i quasi 10 anni di lavoro (i ragazzi suonano infatti insieme dal 2000) non sono evidentemente stati spesi a caso. "Senza reazione", "Virus", "Il cielo che non vedo", "Angelo di vetro" (profonda riflessione del rapporto con Dio), la splendida "Il lungo addio", fino a "Sacro fuoco", il singolo che ha lanciato il gruppo: tutto in questo disco è al suo posto, tutto è avvincente, tutto è straordinariamente convincente. Abituiamoci: non ci libereremo dei L'Or. Per molto, molto tempo. Forse per sempre? (Andrea Rossi)