recensioni dischi
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GIORGIO MAGGIORE  "Oasi di cemento"
   (2005 )

E' impossibile non provare un'istintiva simpatia per questo album di Giorgio Maggiore. Non, di certo, perché si tratta di musica divertente o di mero intrattenimento, anzi: diciamo subito che i numi tutelari di Maggiore devono forzatamente essere i dioscuri della dark wave anni '80 (Cure, Joy Division e chi più ne ha più ne metta). Non esattamente gente con cui farsi grasse risate. Ugualmente in queste 14 tracce non troverete buonumore, stile Elio e le Storie Tese, ne' musica precisamente alla moda, stile dance o similari. E allora, vi chiederete, perché mai provare istintiva simpatia per questa proposta? Per due ragioni. La prima è che questo disco è stato completamente ideato, composto, realizzato, arrangiato e suonato da Giorgio Maggiore. Chitarre, basso, tastiere, batterie e percussioni. Tutto, come si legge nel booklet del cd, interamente registrato in analogico, senza uso di computer ne' di campionamenti: solo un registratore multitraccia Fostex VF160. Una bella faticaccia, non c'è che dire. C'è, quindi, poco da svicolare: questo è Giorgio Maggiore, solo Giorgio Maggiore. Non potete che prendervela con lui, se il materiale non vi piace. Ma se, viceversa, rimarrete vinti da queste sonorità (vi confesso che a me è successo, in particolare per "Nuovi stimoli" e, soprattutto, per "Quel tempo tornerà"), non potrete che dare a lui ogni merito. Questa è la prima ragione della simpatia che si prova istintivamente per quest'album. La seconda motivazione è che questo è un disco vero. Non artefatto. Istintivo. Preciso e puntuale. E questo riconduce al primo motivo: questo è Giorgio Maggiore, solo Giorgio Maggiore. Autentico. Da amare o meno, questa è una vostra scelta. Più facile, però, che si scelga la prima possibilità. (Andrea Rossi)