recensioni dischi
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PREZ  "Le bambine fanno ahh"
   (2007 )

Verrebbe da pensare che "Le bambine fanno ahh" sia una personalissima riedizione di Prez (rapper vicentino di poco più di vent'anni) del quasi omonimo tormentone di Povia "I bambini fanno ooh". Una riedizione, diciamo, un po più "hardcore"... E verrebbe quindi da riallacciarsi agli anni dei film cult di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, nei quali "Ultimo tango a Parigi" di Bertolucci diveniva "Ultimo tango a Zagarolo", oppure "Il bello, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone diventava "Il bello, il brutto e il cretino". C'è, sicuramente, questo aspetto goliardico, nella proposta di Prez: ma c'è parecchio altro. L'iniziale "Senza di me" da' già una bella scossa: qui c'è un rap-hip hop potabilizzato, su un testo autobiografico non banale. "Dancehall time" è invece un reggaeton nel quale Prez duetta con il caraibico Eco, ed il risultato è estivo, divertente ma, ancora una volta, non banale. Ecco poi spazio per il suddetto tormentone "Le bambine fanno ahh" (presente poi anche nella versione remix dei Datura), che più che a Povia fa il verso alle attuali starlette televisive ed ai loro amori "pallonari": al mondo, insomma, dei vip (very INUTIL person, da definizione dello stesso Prez). Le seguenti "Rimani domani" (con la suadente voce di Sara Toniolo) e "Senza titolo" mostrano un Prez diverso, più intimista anche se, soprattutto nel secondo brano, decisamente caustico. Ma è probabilmente nella dura "Le risposte che non hai", e nelle tiratissime chitarre rock dei Lymph che la animano, che il vicentino mette a segno il colpo migliore del lotto: brano, questo, davvero trascinante e riuscito. In diversi episodi del disco si registra la presenza, importante ma non invasiva, di Penta, ex leader dei Majestic 12, che con il proprio lavoro ha fatto compiere a Prez il definitivo salto verso questo primo disco. Nel quale si registrano anche le presenze di Maggie, Lymph, L.A., Davide Pezzin e Michele Vezzaro, per un prodotto, come si diceva, non esclusivamente rivolto al mondo dell'hip hop. Questo è, probabilmente, il lato migliore di questo disco: il poter attrarre orecchie diverse. Non è poco. (Andrea Rossi)