recensioni dischi
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MODERN TALKING  "Ready for romance (The 3rd album)"
   (1986 )

A starci dietro, si cadeva nella schizofrenia. Perchè nei negozi uscivano singoli nuovi, album nuovi, e spesso si rischiava di portare a casa qualcosa che non era, esattamente, quanto richiesto. In Italia, ad esempio, si ascoltava ancora "Cheri cheri lady" quando però, andando a comprar l'album, si trovava questo, già proiettato verso il futuro e successivo, quindi, alla dama carina carina. Due singoli che andarono ancora abbastanza bene, anche al di fuori della patria Germania, come "Brother Louie" e "Atlantis is Calling", battendo il ferro finchè era ancora caldo. Ma battendolo tanto, perchè ovviamente anche l'album - il terzo in pochi mesi - ripeteva all'infinito la stessa nenia. Che, se si era predisposti all'ipnosi, diventava qualcosa di impossibile da non ascoltare, con i suoi classici 40' alternati tra buone robe ritmate e lenti ancora sopportabili (sui lenti dei Modern Talking si sarebbe poi sviluppato un forte dibattito, tra i fans. La conclusione? Non li sopportano nemmeno loro, e l'invenzione dello "skip" nei lettori cd avrebbe reso felici molte persone). Se, invece, non vi facevate prendere dalla passione per il duo teutonico, avreste preferito Guantanamo e mille torture, pur di non arrivare alla fine di qualcosa che, ad orecchie poco avvezze, era inferiore anche alle peggiori lagne. Niente di nuovo sotto il sole, quindi, se non che, al terzo episodio, il trucco della ripetitività diventava sempre più eclatante e, forse, poco digeribile. (Enrico Faggiano)