recensioni dischi
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MODERN TALKING  "Romantic warriors (The 5th album)"
   (1987 )

Altro giro altro regalo. La quinta tappa di un Giro d'Italia (anzi, si dovrebbe dire di Germania) fatto solo di pianura, di chilometri a gruppo compatto e sprint senza verve, porta comunque ad uno dei lavori migliori del duo. Sia chiaro, non stiamo parlando di clamorose modifiche negli spartiti - guai a cambiare una nota, sembra dire Dieter Bohlen a chi leggeva i suoi pentagrammi - ma la maggiore presenza di pezzi ritmati, mettendo magari in un angolo le melense ballate tanto avversate anche dai fans pił accaniti, rende il loro quinto album in due anni quasi piacevole anche ai non adepti. Stessa ritmica per 40 minuti - sempre restando in tema ciclistico: provate ad andare in bicicletta con qualcosa dei Modern Talking nelle cuffie, avrete un timer perfetto per scandire ogni vostra pedalata, senza mai rischiare di andare fuori tempo - ma, se non altro, meno rischi di cadere nella noia, ammesso che vi piaccia il genere. La titletrack, "Don't worry", "Operator gimme 609", oltre al singolo per l'occasione ("Jet airliner", tanto per ricordare come i MT spesso clonavano da altri anche i titoli, non solo le musiche) come ultima strada per le hit parade, mentre tra i due amichetti l'odio si innalzava, e ben presto si sarebbe arrivato al lancio dei piatti. Ma, per adesso, tutto bene, almeno apertamente. (Enrico Faggiano)