recensioni dischi
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MY BRIGHTEST DIAMOND  "A thousand shark’s teeth"
   (2008 )

Due anni dopo essersi fatta conoscere grazie all’acclamato debutto ''Bring Me the Workhorse'', Shara Worden -aka My Brightest Diamond- si conferma come una delle voci più originali, vibranti e creative della musica indipendente americana. Il suo nuovo e già osannato lavoro mozzafiato ''A Thousand Shark’s Teeth'' (uscito a giugno su Asthmatic Kitty) ci ripropone fin dal primo ascolto l’innegabile grandezza di questa cantautrice. Affascinante, giocoso, audace, premonitore, aggraziato, eclettico, eccitante, viscerale: sono questi i primi aggettivi che vengono in mente dopo aver ascoltato ''A Thousand Shark’s Teeth''. Evocativo e complesso, il disco è pieno di quelle melodie e arrangiamenti che ti restano attaccati addosso anche dopo che hai smesso di ascoltarlo. Composto da canzoni scritte sia prima che dopo l’uscita dell’album precedente e prodotto e arrangiato dalla stessa Shara, questo nuovo lavoro riflette momenti, sensazioni, generi musicali e sfaccettature diversi di una stessa personalità e tutti questi elementi sono abilmente tenuti insieme dal filo conduttore costituito dalla voce potente e dinamica di Shara. Il disco, in origine voluto come un affair più classico in stile quartetto d’archi, si è poi evoluto e affinato durante un periodo lungo sei anni. Mixato da Husy Hoskulds (Tom Waits, Elvis Costello) e registrato tra Berlino, Los Angeles e New York, ''A Thousand Shark’s Teeth'' vede la partecipazione di venti musicisti. Dopo aver suonato nella band di Sufjan Stevens, My Brightest Diamond ha poi esordito come solista nel 2006 con il suo ''Bring Me the Workhorse''. Da lì sono iniziati mesi di tour che l’hanno portata a dividere il palco con artisti come The Decemberists, The National, St.Vincent, Devotchka, Sufjan Stevens e molti altri.