recensioni dischi
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SCHILLER  "Sehnsucht live"
   (2008 )

Il ragazzo, non si può proprio dire che si risparmi. D'altra parte, siamo al terzo disco dal vivo in pochi anni, roba che da noi nemmeno De Gregori e Baglioni, e qualsiasi sua uscita viene poi amplificata da versioni dvd, deluxe, varie ed eventuali. Questo doppio cd (altre due ore abbondanti di musica, per rintenderci) è in linea di massima la riproduzione dal vivo di "Sehnsucht", uscito in primavera e premiato con il primo posto nelle classifiche tedesche. Ma, diranno i miei piccoli amici lettori, siamo sicuri che arrivare al top in Germania sia poi garanzia di qualità? Non sono teutonici anche quei piccoli insettini colorati che rispondono al nome di Tokio Hotel, e che - misteri del web - riescono, nelle classifiche MTV, a essere votati "evento live" dell'anno davanti a Metallica e Cure? Sì, certo, ma qui di ben altro si tratta. Elettronica che spesso si unisce a strumenti classici (certi violini che spezzano in due le tastiere, ad esempio), e scelta di voci che riesce sempre ad essere azzeccata: alla fine il prodotto riesce ad essere una spanna di sopra a certe sonorità lounge o in stile Buddha Bar, semplicemente per il fatto che riesce a strizzare l'occhio alla commercialità senza però perdere di vista il progetto iniziale. Ovvero, fare musica che possa essere sentita ovunque, da chiunque. Aggiungendo al percorso live anche alcuni inediti ("You", o la strumentale "Time for dreams", assieme al pianista cinese Lang Lang, commissionata per far da sigla ai programmi tedeschi sulle Olimpiadi) e altre collaborazioni prestigiose - Klaus Schulze in particolare - questo disco diventa corollario, forse, della produzione del Nostro, senza essere accattivante forse come i precedenti live "Erleben" e "Tagtraum". E quindi nemmeno tanto consigliato come propedeutico per la scoperta del mondo Schiller. Se lo conoscete, è da avere. Se dovete scoprirlo, parola di innamorato del soggetto, puntate a qualcosa di iniziale; come il "greatest hits", se vogliamo. In ogni modo, non ve ne pentirete. (Enrico Faggiano)