recensioni dischi
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VIVIANNE VIVEUR  "Vert"
   (2008 )

Il gruppo Vivianne Viveur (Vienne: voce e basso, Chicco Aurigemma: chitarre, L.J. Nefasto: batteria) nasce nel 2000 ed è stabile a Londra dal 2001: propone un rock noir sperimentale con forti venature romantiche. Tra il 2002 ed il 2004, con al basso Simon Marshall, ha un’intensa attività live nella capitale inglese suonando nelle più importanti venues londinesi come Barfly, Astoria, Garage, Bull and Gate , West One Four, Pop, Clockwork, Red Room. I Vivianne Viveur suonano performances suggestive e teatrali di rock psichedelico minimalista. Nel 2006 il gruppo lavorerà per il loro primo disco ufficiale tornando alla formazione originale: il trio, infatti, nell’aprile del 2007 realizza l’album “The art of arranging flowers” (Seahorse/Goodfellas), a cui segue un tour in Inghilterra e in Italia che li porta all’Ypsigrock Festival di Palermo come band di supporto dei Mouse on Mars. L’album consolida uno stile che caratterizza il gruppo in modo unico ed originale, delicato ed oscuro. L’inverno successivo lavorano alla realizzazione di questo secondo album “Vert”, che segna un nuovo capitolo nella storia della band. Il trio ha raggiunto una nuova dimensione artistica con melodie incantate e liriche enigmatiche: l’oscurità di “The art of arranging flowers” è ancora presente ma è resa più delicata dalla varietà e dalla lucentezza dei loro colori, dalle melodie e dalle dissonanze del loro rock noir. Il disco conferma l’assoluta originalità dei Vivianne Viveur, che riescono a dare uno spessore diverso alla loro musica con una delicata rete di emozioni che unisce tutti gli undici brani presenti nell’album in un unico momento. Il disco si avvale anche di ottime collaborazioni con diversi artisti, come la scozzese Lisbeth Allarddyce (voce in “Memoirs of a silhouette”), la violinista londinese Jane Wild in “Yarn” (il pezzo che introduce l’album) ed in “Never kind”, il pezzo che lo chiude, e con Andrea Cajelli degli “Encode”, batteria in “Yarn”.