recensioni dischi
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MARILLION  "Happiness is the road"
   (2008 )

''Happiness Is The Road'' è un possente doppio cd di 110 minuti, con il primo album intitolato ''Essence'', un avventuroso viaggio musicale che esplora la più grande domanda della vita: “di cosa si tratta?!?”. Accanto alla loro firma classic rock, in ''Happiness Is The Road'' troviamo anche elementi di pop, dub and soul, e influenze da artisti molto diversi tra loro, dai Beach Boys e Marvin Gaye agli Interpol, The Doors, Traffic, Pink Floyd e David Bowie. L’album vede anche i Marillion sperimentare con l’inserimento di nuovi strumenti come i dulcimers, il glockenspiel, l’armonium, i corni francesi ed anche campanelli, arpa e cetra, e sono stati saggiamente guidati in un territorio musicale multi-dimensionale dal co-produttore Michael Hunter. La seconda metà del doppio album ''Happiness Is The Road'' è ''The Hard Shoulder'': una collezione di canzoni che traggono ispirazione da lontano, da Space Aliens America, Love Found and Lost, Sanity Found and Lost, e – si suppone – addirittura Britney Spears (?!?). Secondo il lead-singer dei Marillion Steve H, i due album che compongono ''Happiness Is The Road'' sono un completo e contrastante set album: “in molte situazioni 'Happiness Is The Road' rappresenta la nostra più ampia collezione di influenze, la musica è stata scritta nel solito modo, provando e ascoltando, ma con questo album penso che abbiamo varcato i nostri confini e ridefinito il suono tradizionale dei Marillion ancora una volta”. L’ispirazione per la title track ''Happiness Is The Road'' venne dalla visita del dottore di H durante un esaurimento da stress a metà tour. Il dottore olandese non prescrisse farmaci, ma un libro chiamato "The Power Of Now" di Eckhart Tolle; il libro parla della tendenza dell’uomo di opprimersi col passato e il futuro rinnegando il presente – l’unica cosa reale nella vita – e la strada per la felicità. Questa si è dimostrata l’”essenza” creativa per I testi di questo incredibile nuovo album.