recensioni dischi
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GRACE JONES  "Island life - The greatest hits"
   (1985 )

Figura probabilmente sottovalutata, quella di Grace Jones. Non stiamo parlando, ovviamente, di Ella Fitzgerald (e, del resto, non ha mai preteso di esserlo), ma questa raccolta rende giustizia ad un’artista la cui carriera, un po’ unanimemente, si ritiene legata ad un paio di singoli episodi fortunati, stile Asha Puthli o i Bus Connection, per citare tipiche meteore dell’epoca. Non fu così, in verità, perché la Jones non disponeva di certo di potenza vocale fuori dal comune, ma di grande capacità interpretativa questo sì. E sapeva caratterizzare i propri hit single in maniera inconsueta per il suo tempo, grazie anche e soprattutto ad uno staff produttivo di primissimo livello. “La vie en rose”, “Do or die”, “Love is the devil”, “I’ve seen that face before (Libertango)”, “My jamaican guy” e “Slave to the rhythm” (giusto per citare le imperdibili) sono una dote di non poco conto per passare alla storia: pensateci, quanti veri successi ricordate di presunte star odierne? (Andrea Rossi)