recensioni dischi
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GAZEBO PENGUINS  "The name is not the named"
   (2009 )

Prendere un igloo, tre paia di occhiali, il giusto di ''nerd’s style'' e una manciata di hardcore (anzi, come dicono i Galli ''un sospetto di hardcore, che della sua presenza devi solo dubitare''). Leggasi: una nuance. I pinguini (che sono nati a Correggio, e ora si dividono tra Correggio e Zocca) convivono da tre anni esatti; di loro circola ''Penguinvasion'', il primo e.p. di 8 brevi brani che ha riscosso 8 recensioni entusiastiche su 10 uscite, 1 di ampio gradimento ma senza polluzione e 1 senza infamia nè lode. Tra le fila dei Pinguini c’è stato chi ha collaborato al primo disco dei My Awesome Mixtape e relativo tour, chi lavora da 5 anni con i Giardini di Mirò, chi si ocupa di HateTV, chi suona con gli Irma Vep e chi è appena diventato papà di una bambina di nome Ester. La sala prove dei Gazebo Penguins di tanto in tanto si trasforma nell’ iGloo, un inedito e agreste locale da cui sono transitate alcune delle migliori band italiane (www.igloomusic.blogspot.com). ''The name is not the named'' è il secondo, ponderato lavoro del trio: 11 canzoni d’amore, d’epistemologia e di buone pratiche sociali. Il titolo del disco deriva da una frase del conte polacco Korzybski, quando scriveva: “La mappa non è il territorio, il nome non è la cosa designata dal nome, la descrizione non è la cosa descritta”. Il disco dei Gazebo Penguins non è i Gazebo Penguins. Se ''The name is not the named'' fosse una cartina geografica, ci si troverebbero disordinatamente affastellati molti distorsori, resti di post punk dispari e scaleno, una vecchia stalla persa nella campagna correggese, del buon vino invecchiato in botti di rovere, dei volumi decisamente troppo alti, e qualche pagina di Borges. Ma questa è già una descrizione (e probabilmente pure una finzione); e la descrizione - si sa - non è la cosa descritta. Il disco è stato registrato dal vivo e mixato sotto la stretta sorveglianza di Bruno Germano (Settlefish) al Vacuum Studio di Bologna, e poi masterizzato a Chicago da Carl Saff. Vi hanno partecipato alcuni amici: Paolo Torreggiani (My Awesome Mixtape), Jonathan Clancy (A Classic Education, Settlefish), Giulio Bursi (The Death of Anna Karina), Bruno Germano ed Emilio Torreggiani (Settlefish).