recensioni dischi
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SOAP & SKIN  "Lovetune for vacuum"
   (2009 )

Poche rivelazioni musicali negli anni recenti sono state sbalorditive come quella di Soap & Skin, al secolo Anja Plaschg. La forza pura e violenta che questa artista austriaca, appena diciottenne, inietta nelle sue composizioni, è disarmante: nei suoi brani Anja consuma e dona sè stessa sino all’ultima goccia. Le tredici canzoni che compongono l’album, miscela di elettronica e voce inimitabile, sono segnate da una profonda malinconia e oscillano miracolosamente tra il sussurro e l’urlo, pregne di una bellezza e potenza rare. ''Lovetune for Vacuum'' si muove in perfetto e difficile equilibrio tra dramma e passione, tra conflitto interno e malinconia, mostrando le due anime della musica di Anja: un’incredibile maturità da una lato e una sfrontata esuberanza giovanile dall’altro. Cresciuta in una fattoria nel villaggio austriaco di Gnas, Anja dopo una fase di rifiuto per lo studio del pianoforte, voluto dai genitori, si rende conto crescendo che invece suonare il piano rappresenta la sua necessaria valvola di sfogo, il suo elisir di felicità, ed inizia così a praticare il piano 12 ore al giorno, dedicandosi anche allo studio del violino, e componendo le sue prime canzoni per la scuola di musica del villaggio. In seguito, frustrata e delusa dall’educazione artistica ricevuta nella scuola della vicina città di Graz, decide di entrare all’Accademia delle Belle Arti di Vienna. Qui, dopo aver seguito la strada della pittura per qualche tempo, decide di concentrarsi interamente sulla sua musica. Anja pubblica così le sue prime canzoni sul suo MySpace nel 2005 e viene scoperta dall’etichetta elettronica di Berlino Shitkatapult che sceglie di inserire il suo brano ''Mr. Gaunt PT 1000'' in una compilation. Da questo momento le cose si mettono in moto molto rapidamente e Anja si ritrova in breve tempo ad esibirsi al museo di Arti Applicate di Vienna nel 2007 e subito dopo a suonare negli USA. Nel novembre del 2008 arriva l’invito a partecipare al prestigioso Tributo a Nico organizzato da John Cale e svoltosi a Berlino. Giunge così l’album di debutto ''Lovetune For Vacuum'', le cui tracce sono state scritte tra il 2005 e il 2008 e sono state registrate dalla stessa Anja nel suo appartamento. L’autrice austriaca sembra una tragica eroina ribelle uscita dalla penna delle sorelle Brontë e catapultata nel presente come un fantasma tremante, e non c’è dubbio che questo sia un tratto molto originale per un’artista così giovane. Si possono tracciare paralleli e similitudini tra la sua musica e quelle di cantautrici come Cat Power e Scout Niblett che, come Anja, esprimono una sensibilità così violenta e fragile da provocare la stessa partecipazione e lo stessa intensità in chi le ascolta. Tuttavia la scompigliata grandezza delle composizioni di Soap&Skin evoca anche echi del tormentato mondo di Kate Bush, che, come Anja, realizzò il suo album d’esordio a soli 16 anni. Chiunque assista a un live di Soap & Skin non può fare a meno di partecipare alla passione e all’irruenza tormentata che essa esprime, donando sè stessa in maniera totalizzante alla musica e al pubblico e coinvolgendolo in una marea irrefrenabile di emozioni. Per tutti questi elementi il live di Soap & Skin rappresenta un’esperienza imperdibile.