recensioni dischi
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BONEY M.  "Take the heat off me"
   (1976 )

C'era una volta il 45 giri, tutti ce ne ricordiamo. Pochi ricordano invece il primo Discomix (o Discomaxi, in alcuni casi), vale a dire il primissimo esperimento di versione estesa per le discoteche. Era un vinile grande come un 33 giri ma viaggiava a 45 giri e conteneva 2 canzoni come i normali 45: solo che le versioni erano allungate, fino a 10 minuti per brano. La musica da discoteca tendeva da qualche anno a superare la barriera dei tre minuti ed era inevitabile che, disponendo di un disco a 45 giri del diametro di 17 centimetri, la lunghezza del brano andava a discapito della qualità del suono (per questo motivo alcuni singoli si dividevano in parte prima e parte seconda). Così, il disco mix riscuote grande successo, esaltando il sound e rendendolo più brillante. Il termine mix viene da missaggio perché questa fase è curata in maniera particolare per creare la sonorità giusta per le discoteche. Le quali ormai traboccano di dischi mix, ideali per essere mixati fra loro per un pubblico che vuole soprattutto ballare. La differenza tra il disco singolo e quello mix dello stesso titolo è dato da un’arrangiamento differente, più lungo rispetto alle altre versioni uscite su altri supporti. In Italia, pensate, in questo periodo costano... duemila lire. Nati naturalmente in Usa, nel gergo dei DJ americani vengono chiamati 'disco giant' o 'jumbo size'. Il primo disco uscito di queste dimensioni è stato TEN PERCENT dei Double Exposure, pubblicato dall’Atlantic nel luglio 1975. Negli Usa è nato a scopo promozionale per uso esclusivo di radio e discoteche ma il successo è stato così grande che ormai è entrato nel normale circuito. Inizialmente tutti i Discomix avevano inoltre la stessa copertina, vale a dire il disegno di un uomo che beveva: nel foro centrale si leggeva ovviamente il titolo del brano. Ebbene, tutto questo preambolo per dire che, a cavallo tra il 1974 ed il 1975, esce uno sconosciuto Discomix intitolato 'Baby do you wanna bump' dei Boney M, gruppo assolutamente fantasma perchè, nella realtà, a produrre e cantare c'è Frank Farian, 35enne produttore tedesco (all'anagrafe faceva infatti Franz Reuther) che comincia a fare qualche soldino con una novità ritmata che qualcuno comincia a chiamare 'discomusic'. C'è però un imprevisto: a differenza delle precedenti uscite discografiche (che vendicchiano un po' qua e là), 'Baby do you wanna bump' diventa un hit in mezzo mondo. Dopo il successo olandese e belga (inaspettato ed immenso) Farian deve subito mettersi alla ricerca di componenti per questo fantomatico gruppo chiamato Boney M (che, ricordiamolo, non esisteva proprio) per non perdere la grande occasione che gli si presenta. Da questo episodio nascono i Boney M. Trovati gli artisti (o presunti tali), giunge il momento per il 2° singolo, per non perdere l'onda di 'Baby do you wanna bump': è quindi il momento di 'Daddy cool', ritmato ed innovativo brano disco, con, sul lato-B, la cover dell'allora semisconosciuta "No woman no cry" dell'altrettanto semisconosciuto poeta rasta Bob Marley. Risultato: 80.000 copie vendute in una sola settimana in Germania, primissime posizioni in tutte le classifiche europee (arriveranno presto al primo posto ovunque) e nuova entrata da noi, nella vergine Italia, direttamente al dodicesimo posto. C'è poi un altro imprevisto: 'No woman no cry', il retro, comincia ad essere battuto dalle radio quasi come 'Daddy cool'. Risultato: in fretta e furia si ritirano dal mercato tutti i 45, che vengono sostituiti con uno identico che però sul retro non recava più la cover di Marley ma 'Lovin' or leavin'. Tempo due mesi, e 'No woman no cry' è, guarda un po', il nuovo 45 giri dei Boney M. Maizie Williams (Montserrat), Marcia Barret (St.Chatrin), Liz Mitchell (St.Chatrin) e Bobby, unico uomo, originario di Aruba nelle Antille e DJ a Monaco: questi sono i nomi del gruppo prodotto da Frank Farian che li ha pescati a Monaco di Baviera dove lavoravano come coristi, cantanti e ballerini allo stesso tempo e per questo capaci di fare spettacolo sul palco, un altro motivo del successo del gruppo. Abbigliamento sexy e sadomaso con tanto di collari e catene, così come appaiono sulle copertine degli album. Già, l'album: 'TAKE THE HEAT OFF ME'. Un botto terribile, un autentico fulmine a ciel sereno, se ne esiste uno. Nel 33 viene inclusa anche la canzone 'Sunny', cover di un pezzo di Bobby Hebb e di Cher, che i Boney lanceranno come 3° singolo non appena l'eco del contemporaneo successo di 'Daddy cool' e di 'No woman no cry' si sarà affievolito. Curiosità: la canzone che da' il titolo all'album, altro non è che la versione in lingua inglese di 'Nessuno mai' di Marcella. La cover dei Boney M (notevole, tra l'altro) porterà quindi nelle casse degli italici autori un'autentica vagonata di soldi, alla luce delle vendite del disco. In Italia il 33 giri esce inoltre con una ulteriore particolarità: viene incluso il brano 'BABY DO YOU WANNA BUMP' che, ad esempio, in UK sarà sostituito con un altro dal titolo 'HELP HELP' per questioni di copyright. Questo disco fu un successo strepitoso: e, anche se sembrerà strano, a 45 anni di distanza i suoni sono ancora moderni. Bell'album, provare per credere. (Andrea Rossi)