recensioni dischi
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SQUALLOR  "Scoraggiando"
   (1982 )

Altro giro altro regalo, senza aggiungere nulla di nuovo, ma è anche vero che, all’ennesima uscita discografica – si andava ad un album all’anno, senza problemi – chi portava a casa i loro lavori, e non erano pochi, mica chiedevano altro. Quaranta minuti di goliardia, a volte pecoreccia, ma senza guardare in faccia a nessuno. Qui c’è “Noè” che si lamenta con gli ha costruito l’arca, la parodia del Rondò Veneziano in “Morto veneziano”, e la presa in giro de “Il tempo delle mele” che diventa, su base presa da “Reality”, “Il tempo delle rughe”, storia di un matrimonio nell’antica Roma. C’è il dramma del negro – all’epoca nessuno si lamentava del politically incorrect – che in “Raffreddore nero” non riesce a guarire, mentre Pierpaolo, stavolta, cerca di aprire un ranch a Phoenix, sempre con i soldi di papi. C’è il solito bel pezzo in napoletano, “Telefona”, e il ritorno di un misterioso dittatore che straparla da un balcone, in “Revival”. Tutto bene, insomma... Ah, nella titletrack si prende in giro Berlusconi: all’epoca si poteva, anzi, forse, i primi sono stati loro. (Enrico Faggiano)