recensioni dischi
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CO'SANG  "Vita bona"
   (2009 )

I Co'Sang, ovvero Luca “Luchè” Imprudente e Antonio “Ntò” Riccardi, sono nati artisticamente nella metà degli anni ’90. La prima apparizione ufficiale del duo hip hop napoletano intitolata “Paura Che Passa” è contenuta nell’album “Spaccanapoli” della crew Clan Vesuvio. Era il 1997. Negli anni successivi, i Co'Sang si dedicano allo sviluppo del proprio stile mantenendo le tematiche che li hanno caratterizzati sin dall’inizio, comparendo raramente sulla scena hip hop italiana. Convinti di aver raggiunto un livello artistico tale da poter affrontare il mercato musicale italiano, nel 2005 esordiscono con l’album “CHI MORE PE’ MME”. Da subito il disco viene descritto un classico del suo genere, prodotto interamente dall’etichetta indy Poesia Cruda Dischi e distribuito da Relief Records EU. La critica è molto positiva e nelle recensioni dei maggiori giornali di settore si capisce che l’Italia aveva bisogno di un disco che parlasse alla gente e che raccontasse vita vera. Nel 2006 conquistano la copertina del celebre magazine “Rumore” che non era assegnata ad un gruppo rap da almeno 7 anni, e articoli di svariate pagine su riviste come “Rolling Stones” e “XL”; quest’ultima a fine anno li classifica tra le prime 10 migliori novità del panorama italiano. Nell’ottobre 2006 firmano un nuovo contratto di distribuzione con Universal Music Italia ed iniziano il tour promozionale che li vede calcare i principali palchi dei più noti club italiani, in collaborazione con l’ agenzia “Area Live”. I toni dell’esordio del 2005 , carichi e scuri per la necessità del momento, in “Vita Bona” si manifestano come background di un’analisi più introspettiva, si attenuano nell’intento di smuovere, evidenziando con un auspicio positivo le potenzialità costruttive, l’orgoglio di un popolo un po’ sopito, indifferente e comunque inerme davanti alla pessima pubblicità mediatica degli ultimi anni in cui il napoletano fa tendenza perché ignorante e fa share perché violento. L’ incontro con un giovane talento come il produttore Guido Parisi e la crescita stilistica di Luchè danno un nuovo volto alle produzioni, a tratti pervase dal calore tipico dei Seventies, in altri momenti più al passo con le influenze elettroniche recenti; una simile evoluzione è presente nelle liriche, più elaborate e consapevoli. Collaborazioni con i fratelli Fuossera e Monsi du XVI, la voce soul di Raiz, Marracash, il rapper dominicano El Koyote e la star internazionale dell’hip hop francese Akhenaton.