recensioni dischi
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PLASTIC MADE SOFA  "Charlie's bondage club"
   (2010 )

I Plastic Made Sofa nascono nel 2008. Come all'inizio di ogni buon romanzo, la formazione è classica: Andre (chitarra e voce), Koodoo (basso), Mic (batteria), Simo (chitarra elettrica). La prima demotape è servita a freddo, registrata in multitraccia e suonata in presa diretta. Questa consente al gruppo di creare un profilo myspace e iniziare a promuoversi in rete. Arrivano subito feedback interessanti dalla cucina: la band inizia a esibirsi dal vivo calpestando prima i palchi del nord italia, poi allungandosi lungo lo stivale. I Plastic cominciano dall'antipasto, si iscrivono e vincono diversi concorsi, tra cui il Roadie Rock Festival (Emilia Romagna) e Nuovi Suoni Live (Bergamo). Questa band convince, dà subito l'idea di potersi affacciare a testa alta nel confuso panorama della musica emergente: il piatto forte della formazione bergamasca è il live, che riesce a stupire con performance di grande intensità e cariche di trasporto emotivo. 2009, a Maggio esce il primo EP: "Plastic Made Sofa". Fondamentale l'incontro con Francesco Torricella: regista e grafico, un'artista a 360° che segue la band su tutti i fronti, arricchendo il prodotto musicale con scelte stilistiche cucite su misura. Così in breve tempo si arriva al dessert, emergendo nella scena underground di Milano, dove la 'Smoking Kills Records' decide con entusiasmo di collaborare al progetto. Nel frattempo i ragazzi arrivano tra i finalisti per suonare allo Szieget Festival, non lasciando indifferente nemmeno Rockit, che li inserisce nella compilation di Ottobre 2009 e li sceglie per il festival di Maledetta Primavera 2010 al Magnolia. Uno sguardo all'orologio ed è tempo di allargare la formazione: l'introduzione del giovane inglese Frederick Paysden da Brighton al Piano consente alla band di confrontarsi con sonorità più melodiche, con un delicato profumo d'oltre manica. Oggi è il 2010, e la band ha ancora fame: è l'ora dell'album d'esordio. 10 brani magicamente in bilico tra il rock ruvido d’oltre oceano (quello di una metropoli come NYC) e la culla del pop melodico (Londra, ma ancora di più Liverpool, quella dei Fab Four). Un mix riuscitissimo e luccicante che ci consegna, molto semplicemente, un album che è una compilation di singoli, che segna allo stesso tempo la fine di un percorso tortuoso ed emozionante e l'inizio di una nuova storia tutta da scrivere. Perché in fondo, a prescindere dalle influenze, da cosa indossi, o da che idee ti frullano in testa, quello che conta è la passione per le note e per il ritmo. I Plastic Made Sofa ne hanno da vendere. Ne volete un pò? Ascoltate per credere!