recensioni dischi
   torna all'elenco


MISACHENEVICA  "La mia prima guerra fredda"
   (2010 )

Il primo Ep dei MiSaCheNevica, in uscita per la Dischi Soviet Studio, chiarisce fin da subito gli intenti della band. Si percepisce la voglia di staccarsi dal modello "British cantato in Italiano". Le sonorità sono più aspre e taglienti rispetto alla band madre, quei Disfunzione (sciolti nel gennaio 2009) dai quali provengono Walter (voce, chitarra e compositore dei MSCN) e Antonio (batteria, percussioni, cori) e i brani, invece di ricordare i Radiohead degli inizi, o i Coldplay piuttosto che gli Suede, assomigliano di più a dei Libertines che cercano di eseguire pezzi alla Belle and Sebastian... A volte, forse per qualche cadenza ritmica e lo storytelling dei brani, si respira aria di folk, un folk impregnato di eighties però... gli ottanta di quelli che continuavano ad usare le chitarre. Tutti questi riferimenti, anche distanti tra loro, si fondono con naturalezza nei MiSaCheNevica, creando delle canzoni dalle architetture semplici ma solide, dove una voce spesso ricca di pathos racconta, neanche tanto implicitamente, cosa significhi per dei ragazzi veneti amare la musica del diavolo e di conseguenza venire considerati "inutili" e non al passo con la mentalità produttiva del nord-est Italia. Spesso i personaggi che popolano le canzoni dei MiSaCheNevica non si trovano a proprio agio nell'ambiente che li circonda, e faticano a capire le ragioni di certe paure, di certi "trattamenti speciali" ricevuti dagli esseri più deboli, che a loro volta vengono inglobati dal cinismo e dall'ipocrisia generale. Che sia un vampiro, un tossico maltrattato in carcere, una vittima del sistema, il/la protagonista dei brani si pone domande, ha la forza di riconoscere la situazione, ma non ha ancora soluzioni o risposte. Si possono ascoltare alcuni brani dell’ep all'indirizzo: www.myspace.com/misachenevica.