recensioni dischi
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AEDI  "Aedi met Heidi"
   (2010 )

''Aedi met Heidi... quando l’accademico narratore incontra la fantasia, così rigoroso e imitativo, si perde nell’incantevole magia di un personaggio spontaneo, divertente e giocoso... abbandona gli schemi per poi riprenderli nei momenti avvolgenti, diventa serio, riflessivo, ma ama deridersi!''. Questa è l’introduzione a ''Aedi met Heidi'' che la band stessa ha pensato. Un’introduzione lucida, che rispecchia pienamente i contenuti di questo nuovo disco. Album solare (per le melodie, mai scontate, per i ritmi, quasi sempre uptempo). Album sognante e ludico, soprattutto per l’uso della voce femminile: un crogiuolo riuscito di reminiscenze che riportano, senza essere derivative, alla nuova musica scandinava pop/sperimentale. Album che, vuoi per l’uso della lingua inglese, vuoi per le sonorità, dimostra quanto essere a Macerata o Brooklyn NYC (altro riferimento geografico che viene in mente ascoltando Aedi, soprattutto per quell’attitudine a mischiare continuamente le carte in tavola, tipico della scena brooklyniana) o Reykjavík non ha più molta importanza se si ha talento… Gli Aedi nascono a Macerata come band indie-rock. Come ogni band esordiente ha sperimentato negli anni diverse sonorità, arrivando nel 2008 a pubblicare con la formula del download gratuito il primo lavoro autoprodotto "THE ADVENTURES OF YELLOW" contenente sette brani inediti, ben accolto dalla critica specializzata. Vincitori di numerose concorsi e rassegne con un secondo posto alle finali di Italia Wave, co-producono con il Red House Recordings di Senigallia l'EP "POLISH" uscito per l'Elevator Records/Jestrai in Aprile 2009. Accademici e disordinati, giocosi, intimi, colorati, a volte silenziosi, hanno suonato con Beangrowers (Malta), Quintorigo, Beatrice Antolini, Moltheni, Annie Hall, La Fame di Camilla, Zu, Farmer Sea etc..