recensioni dischi
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FABRIZIO TAVERNELLI  "Oggetti del desiderio"
   (2010 )

I percorsi musicali spesso sono tortuosi, intricati, a volte sotterranei, solitari, franosi, carsici. Questo è un po' il cammino di Fabrizio “Taver” Tavernelli, che ha legato il suo nome a diverse vicende della scena indipendente italiana. Esperienze anomale, forse paranormali, che partono da metà degli anni '80 con gli En Manque D'Autre, proseguono nei '90 con gli AFA e la bella avventura del Consorzio Produttori Indipendenti, per poi approdare dal 2000 in poi ad una miriade di progetti: Groove Safari, Duozero, Roots Connection, Babel, Ajello... Ecletticità che non vuole essere piaggeria ma una onesta passione per la musica in tutte le sue forme, una curiosità mai placata. Dalla new wave al crossover, dalla sperimentazione al pop, dalla psichedelia all'elettronica, dalla canzone alla dance più innovativa. Segnali sparsi qua e là su una trentina di dischi tra indies e majors (Sugar, Dischi del Mulo, Polygram, Baracca&Burattini, Snowdonia, Small Voices, Edel, Bagana, Sony, MantraVibes, etc). Oggi dopo tanto peregrinare sorge il desiderio di approdare a un semplice album di canzoni, suonato, essenziale, nudo nei suoni come nelle parole. Un album che in un tempo ormai lontano si sarebbe definito pop-rock. Senza vergogne malcelate o voglia di legittimazioni alternative. Canzone d'Autore probabilmente. Con la A iniziale che si rovescia, si slabbra, lascia entrare sollecitazioni e surrealismi da altri territori espressivi. Una forma canzone adulterata, dopata, costruita sulle allucinazioni e sulle derive del nostro paese. Una rappresentazione decadente dei miraggi, delle ossessioni, delle fobie. Brani che raccontano del potere temporale delle strutture religiose e del potere spirituale del ''vippume'' imperante sulle anime vaganti. Egoismi, integralismi, spettacolo diffuso, intimità che si fanno oscene... ma che gente c'è in giro? Se esiste una salvezza, forse la si può trovare nel desiderio puro. Desiderio che diventa elevazione quando si è disposti a donare i propri desideri ad un'altra entità fuori da sé: donna, bambino, animale, mondo.