recensioni dischi
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EMINEM  "Recovery"
   (2010 )

Per la sua musica, per i problemi legali, per i divorzi, per il film “8 Mile”, per molteplici motivi, più o meno tutti abbiamo sentito parlare negli ultimi anni di Marshall Bruce Mathers III, più noto come Eminem. Il rapper, da quello che sappiamo, non ha avuto un’infanzia facile: abbandonato dal padre, viveva in una roulotte con la madre, lavorando come lavapiatti. Fortunatamente i successi arrivarono quasi subito con “Infinite” e “The Slim Shady LP”. Nel 2010 viene pubblicato “Recovery”, settimo lavoro in studio. Le tracce, come è solito, sono molte e l’impronta è quella tipica del rap statunitense: musiche semplici e ripetitive miste a campionamenti e parole che scorrono come fiumi. Come nei precedenti album, alcune tracce potrebbero essere singoli senza alcun tipo di problema, mentre altre faticano a entrare in testa. Tra i possibili singoli troviamo “Cold Wind Blows”, “Not Afraid” (primo singolo dell’album), “So Bad”, con cui sembra di ritrovarsi catapultati negli anni ’90 e “You're Never Over”, dedicata all’amico rapper Proof, morto in una sparatoria. Non mancano, come da tradizione, molte partecipazioni, tra cui “Won't Back Down” (con Pink), “No Love” (con L’il Wayne) e “Love the Way You Lie” (con Rihanna), nonché secondo singolo estratto dall’album. Nel complesso è apprezzabile l’uniformità dell’album e la capacità compositiva dei testi: molto probabilmente non è semplice scrivere duecento e più versi a canzone per diciotto tracce di un album e poi cantarle. Le musiche, come detto sopra, sono in perfetto stile rap, ma nonostante tutto apprezzabili. Chiaramente non a tutti potrebbe piacere questa uscita, se non motivati o interessati, ma un ascolto è sempre e comunque caldamente consigliato. (Stefano Mavero)