recensioni dischi
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CRISTIANO ANGELINI  "L'ombra della mosca"
   (2010 )

Fa un po' impressione parlare di un album d'esordio se si tratta di un artista ultraquarantenne... Così è per Cristiano Angelini, cantautore d.o.c. spezzino ma genovese d'adozione, che ha prodotto con questo "L'ombra della mosca" un disco di rarissima potenza visiva e musicale. Una vera boccata d'ossigeno, per chi ama la musica d'autore, genere che, purtroppo, da quando la musica italiana ha preso decisamente la strada dei talent show, soffre comprensibilmente una fase di stallo. Non si è arresa a questa evidenza la Elicona Edizioni Musicali, già celebre per la sua storica label dedicata al jazz "Caligola Records", che proprio in questo tormentato momento storico per la musica tricolore ha deciso di lanciare una nuova etichetta, la Gutemberg Music, specializzata appunto nella musica d'autore, o meglio, come loro stessi definiscono il proprio imprinting, "nel rapporto tra musica e parole". Evidentemente, se per iniziare un percorso così importante, si è scelto Cristiano Angelini, quest'ultimo doveva avere un bel po' di cose da dire: ed ora è possibile gustarsele tutte, le idee di questo illuminato cantautore, partendo dal miglior brano del lotto, "L'iscariota", con un Giuda che accetta il ruolo di traditore solo a causa del troppo amore che lo lega a Cristo, per passare al romantico Babbo Natale de "La juta di Klaus", ed approdare alla cover di "La libertè" dello scomparso cantautore Franco Fanigliulo, che con Angelini aveva in comune la città ed anche un certo spirito visionario, per poi finire in bellezza con "La polvere nei guai", in duetto con Vittorio De Scalzi dei New Trolls, e con la title track "L'ombra della mosca" nella quale, oltre alla voce di Angelini e dello stesso De Scalzi, arriva a chiudere la parata anche il geniale Max Manfredi, a rappresentare come questo disco sia, al tempo stesso, atteso, considerato e già amato. (Andrea Rossi)