recensioni dischi
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LOU REED & METALLICA  "Lulu"
   (2011 )

Il 31 Ottobre 2011 nasce “Lulu”, così si intitola il nuovo esperimento musicale nato dall'unione del signor Velvet e la banda Hetfield che già chiamano LouTallica! Lou Reed e i Metallica si sono incontrati un paio di anni fa in occasione del venticinquesimo anniversario della “Rock and Roll Hall of Fame” e hanno subito pensato a una collaborazione; inizialmente pensavano di arrangiare in “metal” alcune perle del maestro Lou, ma poi hanno deciso di creare qualcosa di più ambizioso, ovvero trasformare in rock una figura mitica del '900, la Lulu di Frederic Wedekind. Da li si è subito capito chi avrebbe preso il timone delle decisioni, e quando Reed afferma <<è la mia opera più bella con i migliori rocker del pianeta>> lo fa solo per gratitudine perché quello che colpisce più di tutto, è la prepotenza di Lou che ha piazzato gli altri sullo sfondo, trasformandoli, appunto, in una backing band. L'intero album è percorso dalla voce di Reed quasi fosse un monologo, quasi priva di tono e ritmicità; mentre James Hetfield si limita ad accennare solo qualche parola prendendo il timone solo in “The View” lasciando quindi a Reed tutto lo spazio con il suo talking stonato. Ascoltando gli altri brani come “Frustration” e la già citata “The View”, a parte qualche riff “Sabbathiano” e il trash di “Mistress Dread”, non ci sembra di ascoltare metal puro e duro! “Brandeburg Gate”, che apre l'album, e “Iced Honey” riprendono lo stile alla ''Sweet Jane'' rese solo più crude, e l'uso di strumenti come il violino e l'organo riportano al suono di “Metal Machine Music” del '75 e alla musica di meditazione. “Junior Dad”, ultima canzone dell'album, sicuramente riprende i toni dell'LP “Street Hassle”. ''Lulu'' è il viaggio di Lou Reed, e i Metallica danno giusto il colore, ma questo viaggio, lungo quasi un'ora e mezza, neanche per un attimo riesce a fare IL Disco, anche se, sicuramente, riuscirà a ritagliarsi un posticino tra i grandi del rock di tutti i tempi. (Fabrizio Randazzo)