recensioni dischi
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MORKOBOT  "Morbo"
   (2011 )

Dopo la conclusione della prima trilogia composta da ''Morkobot'', ''Mostro'' e ''Morto'', continua la saga del dominatore alieno che fa risuonare la sua voce sulla Terra attraverso i messaggeri Lin, Lan e Len. ''Morbo'' riempie ogni anfratto di silenzio insinuandosi proprio come una malattia, occupando un imprecisato genere post-metal con influenze noisecore e psichedeliche. Terzo album prodotto dalla Supernatural Cat, raccoglie fedelmente la tradizione strumentale e visionaria già avviata dai colleghi Ufomammut e OvO. I Morkobot fanno trasparire movimenti meccanici, innaturali, quasi disumani; pare di seguire il funzionamento di un macchinario da fonderia. Due bassi secchi e violenti si intrecciano su una batteria pneumatica a formare sette tracce furenti e impastate, che impazzano come tempeste magnetiche nelle orecchie. Similmente a quanto accade per i compatrioti Dead Elephant, i bombardamenti noise e industrial si fanno sentire come grossi chicchi di grandine e il poco cantato presente (ad esempio nella migliore ''Oktomorb'') rassomiglia più a dei latrati sporchi e fatalistici. Altre tracce degne di nota sono l’introduttiva e altalenante ''Ultramorth'', l’estenuante ''Orkotomb'' (dal ritmo davvero non dissimile a una qualsiasi traccia di ''Carboniferous'' degli Zu, salvo l’assenza di uno strumento jazzeggiante come il sassofono), gli spiragli elettronici di ''Orbothord'' e la fulminea ''Oktrombo'' (sempre per la serie “titoli facili da ricordare”!). Nel complesso comunque una prova solida e di valore, ma che non aggiunge nulla di nuovo a quanto fatto in precedenza né a quanto già in circolazione negli ultimi tempi. (Federico Pozzoni)