recensioni dischi
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BOLOGNA VIOLENTA / GUNZARD  "Killer contro killers "
   (2012 )

Non posso negare a me stesso di essermi posto questa domanda prima di iniziare a scrivere: ha senso recensire un 7” (in free download su grindcorekaraoke.com) che dura poco più di sei minuti? Secondo me sì, e le ragioni in fondo sono piuttosto semplici: primo, perché tanto ormai i dischi non se li compra più nessuno se non i cultori (e per loro si assicura la disponibilità di copie in supporto materiale); secondo, vista la tendenza alla diminuzione del minutaggio nei prodotti discografici, tanto vale essere onesti fin da subito e puntare su qualcosa di ben mirato. Tutto sommato è meglio una buona registrazione, disponibile online gratuitamente e per di più completa di digital booklet. Entrando nello specifico, i tre rapidissimi pezzi di Bologna Violenta (aka Nicola Manzan) più la chiosa dei GunZard, sono rifacimenti di colonne sonore di film poliziotteschi italiani degli anni Settanta. Il concept attorno cui ruota il 7 pollici, e conseguentemente anche le sonorità, è quindi molto simile all'intento dei Calibro 35: thriller, anni di piombo e immaginario tra Franco Micalizzi (autore di due brani rivisitati da Manzan) e un pulp alla Tarantino. Al tutto va però aggiunta una sana miscela di grindcore attraverso cui rimescolare frasi tratte dai film con smitragliate di chitarra e campionamenti vari. Come già dimostrato nell'album d'esordio ''Il nuovissimo mondo'', Bologna Violenta in questo non ha nulla da invidiare a nessuno, mentre il noise sperimentale della quarta ed ultima traccia rende il finale ancor più intricato, seppur emozionante. (Federico Pozzoni)