recensioni dischi
   torna all'elenco


MIA MARTINI  "Nel mondo una cosa"
   (1972 )

Il Festival Di Musica Leggera Di Venezia del 1972 è passato senza grandi sconvolgimenti; è servito perlomeno a valorizzare alcuni giovani italiani che si faranno largo nel mondo della canzone. Carla Bissi (Alice) vince la Gondola D'Argento con la canzone LA FESTA MIA, scritta da Franco Califano. Seguono il vincitore dell'ultimo Castrocaro, Franco Simone, e Antonello Venditti. La vera trionfatrice della manifestazione è stata però Mia Martini, che presentando il bellissimo brano DONNA SOLA ha confermato il suo stato di grazia attuale. Lei, che a 25 anni sta cercando di dare un ordine alla sua vita. L'ex Mimì Bertè ora si fa chiamare Mia Martini e dopo parecchie vicissitudini (non tutte entusiasmanti) approda al successo con la S maiuscola, che aveva già cominciato ad assaporare l'anno precedente quando Alberigo Crocetta l'aveva voluta rilanciare cambiandole il nome e affidandola alle mani di autori come Claudio Baglioni ed altre nuove leve RCA. Ora ha cambiato casa discografica (non senza grane legali), è alla Ricordi e Lauzi, I Fratelli La Bionda e Dario Baldan Bembo hanno scritto per lei il successo dell'estate e vincitore del Festivalbar, quel PICCOLO UOMO, al quale farà seguito un grande album degno di una grande interprete sensibile quale Mia Martini è, NEL MONDO UNA COSA, presentato in anteprima proprio a Venezia. Oltre alla già citata canzone troviamo tra le altre MADRE, che è la cover di MOTHER di Lennon, tramutata in blues, una bellissima VALSINHA (di Chico Barque De Hollanda) e NEVE BIANCA dei La Bionda. La ragazza stima Gaber e la Ferri (che ancora non ha avuto il suo boom) e crede fermamente nella metempsicosi e nella reincarnazione. Quindi, se un giorno ci capiterà di osservare una ragazza piena di collane ed anelli, con vestiti in stile ottocentesco, che canta con una voce mista a dolore e grande dolcezza, ricordiamoci di non meravigliarci più di tanto. (Christian Calabrese)