recensioni dischi
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DAVID BOWIE  "Aladdin sane"
   (1973 )

Ed eccolo David Bowie. Inizia in maniera disastrosa il suo tour inglese del 1973: attesissimo dopo i mega successi in Giappone e America, davanti a diciottomila persone il Duca Bianco fa invece flop. Succede all'Earl's Court di Londra. Le cattive condizioni di visibilità e di acustica sono state attribuite anche alla folla di persone che si accalcava in ogni dove. Un record forse assoluto per un concerto effettuato in una sala, al coperto. Non sappiamo se viene percepita visivamente l'idea di cosa significhino diciottomila ragazzi in un teatro, anche se un po' più grande degli altri! Parecchi di loro abbandonano prima che finisca lo spettacolo, tanto non riescono a sentire e non vedono praticamente niente. Lo stesso Bowie era consapevole che non ci sarebbe stato il contatto diretto con il pubblico ma non credeva fosse tutto così difficile. Lo spettacolo si cercherà di ripeterlo il 30 di giugno, tentando di organizzare le cose in maniera differente. Ma il manager del cantante annuncia a sorpresa che il suo pupillo non tornerà nello stesso teatro perché non adatto ad ospitare un avvenimento di questa portata. Intanto Bowie è in classifica in tutti i paesi europei con l'album ALADDIN SANE. In Inghilterra ha già venduto un milione di copie ed è ben piazzato anche da noi: il suo ultimo singolo tratto dall'album è la cover di un brano dei Rolling Stones del 1967, LET'S SPEND THE NIGHT TOGETHER, straordinaria e originalissima versione alla quale dà il suo tocco inconfondibile di carica sessuale, volutamente ambigua e bisex. Differente da quella canonica di Mick Jagger, che al suo confronto sembra una beghina. Ma il merito (o la colpa?) va data anche agli anni di differenza tra questa e quella versione. All'epoca l'unica trasgressione dai Rolling veniva dalla droga. David Bowie invece esagera in tutto, anche se lo fa con un certo stile. (Christian Calabrese)