recensioni dischi
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KURT VILE & THE VIOLATORS  "Smoke ring for my halo"
   (2011 )

Già dalle atmosfere evocate da ''Baby’s Arms'', brano di apertura dell’ultimo album, è evidente quanto ''Smoke Ring For My Halo'' sia familiare e inedito allo stesso tempo. Una dimostrazione di come Kurt possa utilizzare metodi e suoni logori per ottenere però dei risultati che sono emozionalmente e musicalmente tutt’altro che ovvi. Ci troviamo di fronte un album, difficile da catalogare, che contiene evidenti tracce del passato ma che non perde tempo prezioso ad essere riverente verso di esso. Con il precedente ''Childish Prodigy'' (2009) Kurt era stato paragonato a Leonard Cohen, Tom Petty, Psychic TV, e Animal Collective, ed oggi forse potremmo trovare dei rimandi ad un mondo sonoro che spazia dai Suicide, Leo Kottke, My Bloody Valentine, Bob Seger sino a Nick Drake. Tuttavia Kurt è in grado di unire tutte queste disparate e varie fonti d’ispirazione in modo talmente naturale e affatto pretenziosoda rendere inutili tutti i paragoni. Da pochi mesi ha visto la luce ''So Outta Reach'', una collezione di 5 brani registrati durante la session di ''Smoke Ring For My Halo'' ma non utilizzati nell’album, che contiene anche una versione di ‘Downbound Train’ di Bruce Springsteen. Kurt Vile può appartenere ad una lunga stirpe di classici cantautori americani ma la sua musica è unica e originale e non temiamo di essere smentiti nel sostenere che egli sia il più grande della sua generazione. Pur essendo il quarto album, in un certo senso ''Smoke Ring For My Halo'' può essere considerato il suo primo vero lavoro compiuto, in cui ogni singolo elemento viaggia in perfetto equilibrio con gli altri. Tenero ed evocativo, evanescente e allo stesso tempo godibile, duro e potente eppure accattivante, un album perfetto per ogni giorno di qualsiasi stagione, in grado di soddisfare tutti i possibili stati d’animo in qualsiasi immaginabile scenario, che sia la prima cosa che si ascolta al mattino o l’ultima prima di andare a dormire. ''Smoke Ring For My Halo'' è un’unione perfetta e sfaccettata di introspezione notturna e esplorazione vivace del mondo esterno.