recensioni dischi
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PAUL MC CARTNEY & WINGS  "Red rose speedway"
   (1973 )

MY LOVE è il vero primo successo pieno di Paul McCartney da quando si è messo in proprio. In fondo, ANOTHER DAY, GIVE IRELAND TO IRISH o HI HI HI erano stati dei buoni hits (specie il primo) ma non avevano mai reso in popolarità quanto avrebbe spettato all’ex Beatle. Paul il romantico, il disimpegnato, dall’elegante e dolce vena compositiva è osteggiatissimo dai critici, specie in patria, che lo stroncano ogni volta esce con un nuovo lavoro. Il Re della "Muzak": Muzak, termine dispregiativo che i critici anglosassoni danno a personaggi del calibro di Gary Glitter o degli Slade, sempre e comunque ai primissimi posti in Europa e in patria. Musica di serie B, non impegnata o non sufficientemente sperimentale o progressive. Sembra sia una grave macchia, di questi tempi. Il suo concerto ad Oxford, accompagnato da Linda e dagli Wings, è invece un delirio di fans, per un’età che varia dai 35 ai 15 anni. La poca età di tanti intervenuti stupisce molto i media inglesi. Paul fa parte di una generazione che al momento sembra mostrare l’usura del tempo. I teen agers inglesi impazziscono per personaggi come Bowie, gli Osmonds, i T.Rex, Michael Jackson e fratelli. I Beatles, sebbene scioltisi da soli tre anni sembravano già eroi di un’altra epoca, alfieri di una musica che la nuova ondata glam aveva seppellito per sempre. Il trionfo del kitsch e dell’ostentazione era a livelli parossistici. Questa era la nuova scena inglese. Ma la classe non è acqua e un album ben fatto come RED ROSE SPEEDWAY, accompagnato da un singolo bomba come MY LOVE, rimette le cose nel loro ordine naturale. Sul retro copertina un ringraziamento in braille per l’amico Stevie Wonder, WE LOVE YA, BABY. (Christian Calabrese)