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CAT POWER  "Sun"
   (2012 )

''Sun'' è il nuovo album in studio di Cat Power. Il primo dopo sei anni dal suo ultimo album con materiale originale. Scritto, suonato, registrato e interamente autoprodotto, ''Sun'' è una dichiarazione di completo controllo che si ritrova anche nei temi delle canzoni. Chan Marshall, in arte Cat Power, considera ''Sun'' “una rinascita”, che è esattamente ciò che trasmette questo ambizioso e carismatico album. ''Moon Pix'' ('98) era un album sull’estremo isolamento per sopravvivere ad un’enorme lotta, "Sun'' è non guardare indietro, rialzarsi, e andare avanti con fiducia verso il proprio futuro, con forza e realizzazione. La musica in ''Sun'' utilizza un’ampia tavolozza stilistica: c’è la classica Cat Power con una chitarra ossessiva e un ritornello provocante in "Cherokee" (“marry me to the sky… bury me upside down”), c'è l’irresistibile sound latineggiante del loop di piano in “Ruin”, così come gli incalzanti ritmi quasi dance di inni come "Real Life" e "3,6,9", e pure la commovente "Nothin But Time," che include un cammeo vocale del grande Iggy Pop. L’andatura di “Silent Machine” riporta alla mente il Jagger della metà dei ‘70, in contrasto con la produzione di “Always On My Own”, inusuale e rarefatta. L’arco narrativo del disco è profondamente ottimistico, la musica provocatoriamente moderna e globale. Anche se privo delle più intime confessioni alle quali ci ha abituato, ''Sun'' è forse l’album più personale di Cat Power fino ad oggi. Stratificato e coinvolgente, ha la stessa forza artigianale del debutto di Cat Power, e non c’è un album di questa straordinaria artista così vicino alla sua personalità e al suo stato d’animo attuale. ''Sun'' riesce ad incanalare il suo umore, la sua rabbia, la profonda empatia, le ispirazioni musicali, le sue abilità, e la ricerca spirituale in un album che sorprende e conforta. Coloro che conoscono la discografia di Cat Power ritroveranno elementi della pietra miliare del 2003 ''You Are Free'', in cui sperimentava forme vocali e basi prese in prestito dalla urban music, e l’incantevole forza di canzoni come “American Flag”. A livello sonoro ''Sun'', mixato da Philippe Zdar (Phoenix, Chromeo, Beastie Boys), è incredibilmente fresco e riflette la sua lungimirante mentalità. A livello di testi, Marshall ha superato l’ansia e l’autoreferenzialità della sua giovinezza, ma è ancora ispirata dai giovani; quasi tutto l’album è un invito a superare le aspettative sociali e l’oppressione individuale che ne deriva. “Human Being” unisce un arpeggio in minore a un basso scuro e ripetitivo, con testi che potrebbero sembrare femministi – “you got a right to scream when they don’t want you to speak” – ma parlano per chiunque senta di non avere voce. “Peace And Love” apre con un verso di Nina Simone – “peace and love is a famous generation” – poi cita i Black Flag, manda a quel paese le persone che non prendevano sul serio il suo idealismo adolescenziale, ed orgogliosamente conclude “I’m a lover but I’m in it to win”. Allo stesso modo, “Nothin But Time” implora i ragazzi di guardare oltre l’oggi: “You’re just trying to get by, but your world is just beginning… it’s up to you to be a superhero, it’s up to you to be like nobody”. ''Sun'' è stato registrato durante gli ultimi tre anni a Malibu (in uno studio che si è costruita da sola), Silver Lake (nello studio The Boat dei The Dust Brother), Miami (South Beach Studios) e Parigi (Motorbass), dove è stato mixato con Zdar nella primavera 2012.