recensioni dischi
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VALENTINA GRAVILI  "Arriviamo tardi ovunque"
   (2013 )

Dopo il Premio Mei per la miglior autoproduzione 2011, Valentina Gravili torna con un nuovo album, edito da Carbon Cook Records, intitolato "Arriviamo tardi ovunque". Una sorpresa dell'artista, che non ama ripetersi, e che insieme al fondamentale produttore artistico Max Baldassarre ha dato vita ad un lavoro personalissimo, tanto da rendere difficile qualunque definizione di genere. I nove brani, composti dall'autrice in parte con l'uso dell'autoharp, si muovono su territori che si discostano dal pop dell'album precedente per dar vita ad un sound decisamente più ruvido, con chitarre acustiche sanguigne e graffianti, atmosfere cupe, percussioni in primo piano e una voce che ti lacera e ti entra sotto la pelle. Testi amari, autentici, crudi, senza fronzoli o parole di troppo. Una scrittura matura e consapevole, che non ha bisogno di filtri. "Il tuo angelo è sempre in croce... è sempre più bello... Il tuo angelo è sempre in croce... ma lascia a te ogni cicatrice..."; "Il nostro amore si contorce, come un impiccato...". Uno schiaffo che fa male ma che ti rimette al mondo.