recensioni dischi
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BILLY PRESTON  "The kids & me"
   (1974 )

Svetta in testa alle classifiche americane, in quel periodo, il bravissimo Billy Preston, considerato dagli addetti ai lavori il quinto Beatles, grazie all'apporto dato ai quattro in sala d'incisione nell'ultimo periodo (le tastiere in GET BACK sono opera sua) e anche nella loro carriera da solisti. Tanto č vero che nel 1969 gli fanno sottoscrivere un contratto con la Apple, per tre anni durante i quali incide THAT'S THE WAY GOD PLANNED IT e ENCOURAGING WORDS. Preston nasce ad Houston in Texas nel 1946 e all'etā di sette anni si trasferisce con la famiglia a Los Angeles. Come molti altri musicisti neri, fa il suo incontro con la musica in chiesa, suonando l'organo. A dieci anni appare in uno spettacolo di Mahalia Jackson e nello stesso periodo interpreta il film ST. LOUIS BLUES insieme a Nat King Cole. Nel 1962, a sedici anni si unisce a Sam Cooke e Little Richard per quella che era nata come una tournče negli States di musica gospel e poi, strada facendo, diviene una maratona di rock'n'roll. Alla fine del tour Cooke offre al giovanissimo Billy la possibilitā di incidere un disco a 33 giri sotto la sua etichetta, la Sam Records. Il disco si intitola SIXTEEN YEARS OLD SOUL, che lo fa conoscere in tutti gli ambienti americani su larga scala. Non deve sembrare strana la poca etā di Billy Preston. Sedici anni in quel momento erano abbastanza per tentare la carta dello spettacolo, specie se eri di pelle scura. Pensiamo a Stevie Wonder che a tredici anni incise il suo primo singolo con la Motown. O, restando tra gli whities, Paul Anka, che nel 1957, a soli 15 anni fece il giro del mondo con DIANA. Oppure, restando a casa nostra e sempre nel 1962, Rita Pavone e Gianni Morandi, entrambi diciassettenni, come Dino e la Cinquetti nel 1964. Insomma, era una cosa abbastanza normale. Tornando a Preston, tre anni a suonare in giro per l'America portano a farlo notare anche da Ray Charles che lo invita ad incidere alla Vee Jay Records. Billy accetta e nel 1965, a diciannove anni produce insieme a Ray Charles THE MOST EXCITING ORGAN EVER che contiene il singolo famoso anche in Europa BILLY'S BAG. Il 1967 e il 1968 sono anni di grande rilievo per l'organista. Viene avvicinato da George Harrison ed invitato a conoscere gli altri tre Beatles, cosė come anticipato. Dopo la scissione del contratto con la Apple passa alla A&M e incide alcuni dei suoi pių noti successi come I WROTE A SIMPLE SONG, in classifica in mezzo mondo, da cui viene tratto il pezzo strumentale OUTTA SPACE, veramente bello, che lo fa conoscere anche in Italia grazie alla messa in scaletta del brano in varie trasmissioni per giovani come ALTO GRADIMENTO e SUPERSONIC. Seguono gli altri 33 giri come MUSIC IS MY LOVE, EVERYBODY LIKES SOME KIND OF MUSIC e BILLY PRESTON LIVE - EUROPEAN TOUR. Da questi dischi una serie di singoli di successo formidabile come SPACE RACE, altro brano strumentale, e la famosissima WILL IT GO ROUND IN CIRCLES. Ma la vita musicale di Billy non si ferma alle sue personali incisioni: partecipa ai pių recenti dischi di Ringo Starr, George Harrison, Barbra Streisand, Carole King. Nel 1973 la tournče europea coi Rolling Stones e il concerto al Rainbow di Londra a febbraio, dove fa il tutto esaurito. Il suo nuovo singolo nel '74 si chiama NOTHING FROM NOTHING ed č un successo mondiale. Una canzone che con pochissimo sforzo riesce ad essere un classico della musica funky a tutt'oggi. E la cosa strana č che funky non lo č affatto! Sarā per le influenze bianche abbastanza normali per uno che passa da Ray Charles ai Rolling e ai Beatles come noi passiamo dalla cucina al salotto di casa nostra ma č pių un pezzo adatto all'Elton John di quel periodo, stile HONKY CAT, tanto per intenderci ma con pių swing. Sicuramente un brano pop di primissima classe. Ma tutto l'album THE KIDS AND ME č una perla, da riscoprire. (Christian Calabrese)