recensioni dischi
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GIUDA  "Racey roller"
   (2011 )

Nati dalle ceneri dei venerati Taxi, seminale gruppo punk romano della scorsa decade, i Giuda hanno esordito nel 2011 con questo strabiliante disco, pubblicato dall'etichetta statunitense Dead Beat ed andato sold out in soli 3 mesi. ''Racey Roller'', registrato totalmente in analogico con strumentazioni rigorosamente seventies, è stato accolto come uno degli album più riusciti del 2011 e come uno dei lavori italiani più sorprendenti degli ultimi anni, capace di attirare, cosa rarissima, l’attenzione e l’entusiasmo delle riviste internazionali più influenti come MOJO e di magazine di culto come Shindig! e Maximum Rock’ n’ Roll. Tra i loro accanitissimi fans, provenienti da tutta Europa e che seguono la band al grido di “I’m A Giuda Fan” (grido addirittura stampato su t-shirts, giacche e adesivi), c’è addirittura chi gli ha dedicato una canzone dall’esauriente titolo “Giuda We Love You”. Così come 30 anni fa era stato fatto con i Bay City Rollers. Perchè I Giuda sono capaci di generare un entusiasmo e un’energia rock and roll che non si sentiva da decenni. Dopo aver suonato a Madrid, Parigi, Londra ed aver partecipato al Punk & Disorderly di Berlino con un’entusiasmante concerto, il quintetto di Roma partirà per gli Stati Uniti per un tour di 10 date in cui approderà anche al festival punk 2000 Tons of TNT al fianco di storici gruppi della scena come Fear, Anti Nowhere League, Infa Riot. Il loro suono e' il risultato della perfetta fusione tra il glam rock inglese dei grandi nomi dei primi '70 come Slade, The Sweet e T-Rex, il junkshop glam di gruppi minori come Hector e Jook, l'aussie rock di Vanda e Young ed il pub rock/punk dei primi Cock Sparrer e Slaughter And The Dogs.