recensioni dischi
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LUCARIELLO  "Cmnf8"
   (2013 )

Dopo l’esperienza con l'etichetta Sugar per l’album “I nuovi mille”, Lucariello, il rapper di “Cappotto di legno” (ispirato alla vicenda dell'autore di ''Gomorra'', Roberto Saviano) ritorna indipendente e politicamente scorretto con la sua nuova label Vezuvio Records. "Cmnf8", il suo 3° lavoro, è un album assolutamente rap, che riscopre le proprie origini. Le liriche si concentrano sui contrasti e le contraddizioni della società e del nostro vivere quotidiano, molti brani sono infatti autobiografici e prendono spunto dalla realtà. Nella parte musicale si alternano continuamente campionamenti sporchi e suoni elettronici. Le strumentali sono in parte realizzate dallo stesso Lucariello, in parte da una scuderia di giovani e talentuosi beatmaker partenopei come Oxroc, Breakstarr, Sonakine e Nazo, con l'innesto di beat clubbin e dubstep prodotti da Cristiano Fini e Daniele Chessa. Pochi invece i featuring, nati soprattutto da stima e affetto reciproco con amici di vecchia data: Ekspo e Ale Zin dei Sangue Mostro, Dope One, ‘O Iank dei Fuossera, Tripla, Barraco e la cantante Federica Ottombrino. "Cmnf8" è disponibile con distribuzione Audioglobe, mentre le 8 bonus track dei brani tradotti in italiano sono state disponibili per sole 24 ore sul sito ufficiale www.lucariello.net. Il singolo "Proibito Ambito" è un brano in cui il rapper napoletano tratta il tema del proibizionismo e racconta di come questo finisca per produrre situazioni contraddittorie. Il testo si concentra infatti sulla tendenza umana ad essere affascinati e desiderare tutto ciò che non si può avere e tutto ciò che ci viene proibito. Il video ha dei chiari riferimenti all'attualità che stiamo vivendo in Italia, denunciando con una vena ironica e provocatoria la corruzione di un mondo in cui le forti proibizioni portano alla degenerazione.