recensioni dischi
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GIOVANNI MARINELLI  "Oniria"
   (2013 )

Clima coinvolgente e suono deciso e diretto, si presenta così Giovanni Marinelli, che con il suo secondo disco dal titolo "Oniria" ci proietta in una dimensione rock fascinosa ed elegante. Prodotto da Nicola Bavaro e pubblicato da Areasonica Records, questo disco vanta collaborazioni artistiche importanti, primo tra tutte quelle di Vincenzo Pastano, già al fianco di Luca Carboni e di Lucio Dalla, e poi Ignazio Orlando e Massimiliano Scarcia. La traccia di apertura, ''CONFUSIONE'', ci cattura immediatamente e ci spintona verso una dimensione parallela. E' il singolo che non ti aspetti, arrangiato con attenzione e consapevolmente onirico, per l'appunto. Quasi come un trait d'union si manifesta ''NON SVEGLIATEMI'', con un ritornello che entra in testa già dal primo ascolto ma tutt'altro che banale e snello: il brano racchiude in sé la filosofia del cantautore, mai sincronizzato con il mondo circostante, parallelo nel cammino vitale ma esageratamente disconnesso dalla quotidiana frenesia. Giovanni Marinelli si sveglia dal sogno onirico e si ritrova nel cuore del disco, in un vortice di emozioni e abitudini raccontate talvolta con sufficienza (probabilmente per dei testi non sempre eccelsi), altre con coscienziosa abnegazione (vedi la cura nella stesura delle parti), stiamo parlando di ''CIELO E POLVERE'', ''LA MIA STORIA'', ''IL GIARDINO DEL MONDO'' e soprattutto di ''UN ATTIMO''. L'esplosione sonora, che si avvicina al grunge, che strizza l'occhio al beat ma che rimane salda sui binari del rock, si desta, quasi assopendosi, ritornando in uno stato confusionale, e di quiete allo stesso tempo, con l'interessante ''LIVIDE BUGIE'', dove da contraltare alla voce di Giovanni si fa largo un pianoforte sognante. La confusione diventa pace, il suono si addormenta, rimane un divano, e la speranza che la sveglia non faccia ancora così male. (Paolo Formigli)