recensioni dischi
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BEACH FOSSILS  "Clash the truth"
   (2013 )

I Beach Fossils nascono nel 2009 come progetto solista di Dustin Payseur. Dopo aver registrato l’omonimo album d’esordio, suonando tutti gli strumenti, Dustin firma per la Captured Tracks e trasforma il progetto in una vera band partendo per un lunghissimo tour in giro per il mondo, con una line up che vede alternarsi ben 12 batteristi e 3 chitarristi. Nel marzo del 2011 Payseur insieme al bassista John Pena registra l’Ep ''What a Pleasure'' ottenendo l’approvazione di tutta la stampa specializzata. Subito dopo questa uscita, la band intraprende un nuovo tour in Usa e Europa. Nel luglio del 2012 il bassista John Pena esce dal gruppo per dedicarsi a tempo pieno alla sua band Heavenly Beat. Dustin e il batterista Tommy Gardner entrano quindi in studio nell’autunno del 2012 con il produttore di The Men, Ben Greenberg, per registrare il secondo album, questo ''Clash the truth'', con l’obiettivo di catturare nelle registrazioni, se non nello stile musicale, almeno nello spirito l’entusiasmo e l’immediatezza del punk. I titoli dei pezzi parlano da soli: “Generational Synthetic,” “Caustic Cross” and “Burn You Down. L’album, che vede anche la partecipazione di Kazu Makino (Blonde Redhead), segna un evidente passo avanti nell’universo sonoro dei Beach Fossils che si dissocia dal suono lo-fi e casalingo dell’esordio per ottenere un suono più energico, vitale e vicino all’esperienza catartica del live.