recensioni dischi
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JORGE BEN  "Jorge Ben dal vivo al Sistina"
   (1976 )

Dal 1969 Jorge Ben è famoso come autore e cantante anche in Italia. Oddio, famoso è una parola grossa: diciamo che i più addentro alla musica di un certo livello lo conoscono e lo apprezzano moltissimo. Mina incide una sua canzone nel 1970 dal titolo DOMINGA (DOMINGAS in brasiliano) e la televisione lo invita in tv. E’ ospite di Speciale Per Voi, il programma di Renzo Arbore ma, nonostante che egli entusiasmi il pubblico presente in sala, il grosso del pubblico lo vede ancora come un oggetto misterioso, uno di quei personaggi che vengono presentati in tv perché capisaldi di un certo genere musicale ma duri da digerire. Jorge Ben invece è l’immediatezza e la spontaneità musicale personificata. Niente di quello che presenta è veramente prevedibile anche se poi ci si può stupire del fatto di canticchiare una sua canzone appena sentita come se l’avessimo nel dna. Lui è figlio del sedicesimo secolo, quando i primi schiavi negri arrivarono dall’Africa in Brasile e, nel tempo, la fusione tra la musica brasiliana e quella importata dagli africani diede vita ad una nuova forma musicale a metà tra il samba e la musica tribale. Negli anni sessanta a questo genere venne dato un nome forse approssimativo, afrosamba poi sfociato in tropicalismo (di cui Jorge Ben fu il leader); una geniale fusione di percussionismo africano e musica brasiliana. Il suo vero nome è Jorge Duilio Lima Menezes. Ben è il cognome della madre, di origine africana. La sua carriera comincia casualmente ad una festa studentesca quando canta MAS QUE NADA (canzone scritta da un organista chiamato Ze Maria e portata al successo in tutto il mondo da Sergio Mendes ma della quale è impossibile quantificare il numero preciso delle esecuzioni su disco) e POR CAUSA DE VOCE MENINA. Verso il 1966 insieme a Gilberto Gil, Caetano Veloso e Maria Bethania fonda il movimento Tropicalismo e i loro nomi diventano familiari a milioni di persone nel mondo appassionate di musica brasiliana. Jorge Ben compone canzoni come ZAZUEIRA e PAIS TROPICAL che forse dal nome potrebbero non dirvi niente ma se le ascoltaste sicuramente le riconoscereste alla prima nota. Nel 1966 in Usa ottiene un successo strepitoso e in Europa, come si è detto, lo ottiene tre anni dopo, passando (anche lui) dal Midem di Cannes (l’anno prima era toccato a Elis Regina che presentò UPA NEGUINHO, che fu subito tradotta per Mina col titolo ALLEGRIA). La semplicità della linea melodica unita all’idea di sperimentare sempre qualcosa di nuovo non dimenticando mai le proprie radici, avvicinandosi mano a mano ad una forma di musica popolare legata all’idea del moderno e della sperimentazione lo portano ad essere un numero uno di fama mondiale. A Roma, alla fine del 1975, dà uno spettacolo memorabile al Sistina. Difficilmente un pubblico selezionato (allora) e rotto ad ogni tipo di intrattenimento musicale si sarebbe fatto coinvolgere così tanto da un artista al punto di mettersi a ballare alla fine dello spettacolo! E al Sistina ci andava solamente un certo tipo di persone, molto esigenti e smaliziate. Ma il successo ha avuto un eco così grande che la CBS italiana dà subito alle stampe il LP JORGE BEN DAL VIVO AL SISTINA mentre negli scaffali dei negozi di dischi fanno bella mostra due album che si vendono talmente bene da essere presenti nelle zone meno calde della classifica di vendita: 10 ANOS DEPOIS e A TABUA DE ESMERALDA. (Christian Calabrese)