recensioni dischi
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MANDRAKE SOM  "Sombossa"
   (1975 )

Parlando dei brasiliani in Italia a metà degli anni '70, non si può non citare un apprezzatissimo percussionista che si chiama Ivanir Do Nascimento (ma come mai i cognomi dei brasiliani sono tutti uguali?) ma che è meglio conosciuto come Mandrake, poi Mandrake Som. In Italia dalla fine degli anni cinquanta, fa avanti e indietro con il suo paese, tanto è vero che sposa una napoletana da cui ha una figlia. Doveva rimanere venti giorni ma, nel '75, è già qui da 15 anni. Cugino di Pelè, collabora da anni con musicisti italiani, cantanti e direttori di orchestra. Nel 1959 suona in Brasile con Enrico Simonetti, che allora vi si era trasferito (la notorietà televisiva come presentatore e direttore d’orchestra arrivò a metà anni sessanta) e gli viene dato il nome di Mandrake, perché Simonetti, in un programma televisivo, dove eseguiva musica su temi prestabiliti, cercava nel gruppo qualcuno che si potesse vestire da Mandrake perché era la sera in cui si parlava di magia. L’unico ad avere i baffi era lui e così diventò Mandrake. Suonare le percussioni è il suo mestiere e lo fa talmente bene che dopo aver accompagnato negli ultimi tempi Toni Esposito (altro tipetto che con le percussioni ha un conto aperto) e i Perigeo incide un album in cui presenta brani quasi tutti non suoi anche perché si ritiene un esecutore e non un compositore. Durante le sue esibizioni del vivo fa cose particolari come far alzare il pubblico in piedi per un assolo di percussioni e che poi lo applaude come segno di riconoscimento e rispetto per essere presente. Il 1976 lo vedrà spesso in tv nell’orchestra di Irio De Paula e anche nei dischi di famosi artisti italiani che lo vogliono assolutamente alle percussioni nei loro lavori a 33 giri. Una delle più affezionate a Mandrake è Ornella Vanoni; un direttore d’orchestra che lo stima in modo particolare è Gianni Ferrio. Mandrake torna in Italia nel 1970 insieme a Irio De Paula e Alfonso Veira, quando arriva Elza Soares, in Italia in tournèe e anche al Cantagiro. Finiti gli impegni, la Soares se ne torna in Brasile ma il trio (chiamato anche Trio Balanço) resta a Roma. Dopo aver suonato moltissimo al Folkstudio e aver accompagnato altri artisti di lusso al Sistina, nel 1972 incidono un LP, che coincide con l’ingresso nel gruppo di Giorgio Rosciglione al basso. A loro l’onore di inaugurare la collana Jazz A Confronto che fra l’altro conteneva le note di Enrico Simonetti, il vecchio amico ritrovato. Ora Mandrake Som esce sul mercato con un suo LP, intitolato SOMBOSSA che presenta un gruppo ormai disciolto. Tre dei musicisti sono andati via per formare a loro volta un gruppo di ispirazione brasilian-jazz, già comunque sostituiti da altri strumentisti validi, tra cui un congolese. (Christian Calabrese)