recensioni dischi
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PATRICK TRENTINI  "Sparate sul pianista"
   (2013 )

Il titolo è brusco, provocatorio e audace, invita alla critica, alla rottura delle convenzioni. La musica è elegante e raffinata. In comune hanno un grande sogno: la trasparenza. Contro gli stereotipi che calcificano la figura del pianista mitizzandola, "Sparate sul pianista" sembra un invito a considerare con nuovi occhi questa professione, a leggere con sincerità la musica e le immagini suscitate, ad apprezzare i meccanismi della scrittura e la grammatica delle frasi. Decostruire la figura del pianista e offrirgli un nuovo spazio in cui crescere, lontano dalle convenzioni romantiche e dai luoghi comuni. La musica è fresca e comunicativa, immediata; prende le distanze dalla ricerca estrema senza rinunciare però alla ricchezza che echi, citazioni e stili diversi imprimono al testo. Le immagini sono vibranti, cariche di emozioni bilanciate da un tecnicismo virtuoso che ancora le mani allo strumento. Le frasi si intrecciano quasi evolvendosi da un brano all'altro, permettendo di costruire una trama compiuta, uno sviluppo, una storia. Ma non si tratta di un racconto lineare, perché è carico di allusioni, salti, flashback e anticipazioni. La struttura del racconto non è mai scontata, così come la narrazione, fatta di accordi sofisticati, con progressioni inaspettate e sospensioni cariche di curiosità. (Leonardo Zeni)