recensioni dischi
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JESUS WAS HOMELESS  "The message"
   (2013 )

''The Message'', uscito a distanza di 4 anni dal primo album ''The Landing'' (distribuito in Giappone per la Halftonic), sancisce il definitivo riconoscimento dei Jesus Was Homeless tra le band indie italiane più apprezzate e quotate, con un successo di vendite raro che ha portato il gruppo italiano, dal respiro internazionale, a essere il primissimo indipendente nella classifica FIMI e Tv Sorrisi e Canzoni. Le sonorità rock, elettroniche, ruvide e al tempo stesso accattivanti dei Jesus Was Homeless, con ''The Message'' hanno così conquistato anche il grande pubblico, non solo quello avvezzo al genere, portandolo a posizionarsi tra gli album più venduti in un periodo in cui si parla molto di crisi del mercato musicale. Eppure un segreto c’è, ed è il coraggio e la coerenza di un progetto musicale che unisce con attenzione note e parole, senza nulla concedere alla superficialità ne’ musicale, ne’ tantomeno “contenutistica”. ''The Message'', infatti, è un album maturo che, forte degli ultimi riscontri internazionali della band in giro per il globo (una campagna promozionale made in UK supportata da strutture del calibro di Scream Promotion e Savage Gringo, live nei più significativi club londinesi), ha voluto sfidare il grande pubblico, mantenendo quei contenuti e quelle sonorità che hanno fatto conoscere i Jesus Was Homeless dal Giappone agli Stati Uniti. Una sapiente miscela di ruvidezza rock, sperimentazioni elettroniche e testi impegnati, in grado di fermare la contemporaneità in brani come “Violet Line”, concedendosi ballate come “So dirty” e vere e proprie denunce sociali come “Addiction to porn”.